Giornalisti e poligrafici minacciano il fallimento, ma il mensile dei Verdi ha due direttori

Terra, riesplode il contenzioso

ROMA – In piena campagna elettorale riesplode il contenzioso sul mensile ecologista ‘Terra”, organo della Federazione dei Verdi e destinatario da anni dei contributi pubblici per l’editoria: il mensile si trova con due direttori.
A riferirlo è Emanuele Giordana, direttore della testata che ha rilanciato e firmato fino al numero di dicembre, e che non è mai stato ufficialmente dimissionato. Il secondo è stato nominato oggi dai due soci, la piemontese Worksys e la romana Olisistem, subentrati nel 2012 nella società Undicidue srl che editava ‘Terra quotidiano’ in seguito ‘Terra mensile’”.
Giordana, che figura ancora oggi come responsabile della testata sul sito internet Terra.it, ha inviato una lettera al segretario della Fnsi Franco Siddi e al presidente dei Verdi Angelo Bonelli, per informarli che l’editore del magazine ha assunto un nuovo responsabile già al lavoro sulla testata.
Il giornalista ha chiesto al sindacato dei giornalisti e ai Verdi un intervento censorio a tutela della sua figura professionale, giacchè l’azione dell’editore costituisce una grave violazione delle norme che regolano il rapporto di lavoro giornalistico tra proprietà e direttore. E ha diffidato l’editore.
La nuova proprietà, che ha ereditato i debiti della Undicidue, “ha già incassato parte del contributo pubblico, ma io da un anno e mezzo non ricevo comunque lo stipendio”, ha riferito Giordana.
Dopo i dieci numeri del 2012, il magazine green non è più uscito. La testata, fin dai tempi del quotidiano, ha un contenzioso con giornalisti e poligrafici, che minacciano una richiesta di fallimento.
“E’ soltanto per senso di responsabilità verso i Verdi e i giornalisti di Terra che ho diretto il mensile per dieci numeri”, ha detto Giordana, “mi sarei aspettato dall’editore un atteggiamento altrettanto responsabile e non una rottamazione nemmeno comunicata per via formale”. (Agi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *