Inaugurata al Palazzo delle Poste Italiane di Reggio Calabria la mostra “La Stampa reggina tra Ottocento e Novecento”

Reggio Calabria: i giornali cambiano, i problemi restano

Giuseppe Diaco, Stefano Iorfida, Carolina Picciocchi e Carlo Parisi

Lucia Federico

REGGIO CALABRIA – Inaugurata a Reggio Calabria, nello spazio espositivo del Palazzo di Poste Italiane di via Miraglia, la Mostra documentale “La Stampa reggina tra Ottocento e Novecento”, realizzata dalla Filiale reggina in collaborazione con l’Associazione Culturale Anassilaos, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei Giornalisti.
La rassegna, tratta dall’archivio privato del collezionista Giuseppe Diaco, presenta una serie significativa di quotidiani e periodici pubblicati a Reggio Calabria, dal 1838 fino alla prima metà del XIX secolo, la cui lettura accompagna il visitatore in un viaggio ideale alla scoperta della storia di Reggio e della sua provincia, con un occhio attento anche agli avvenimenti più importanti della Calabria e della vicina Sicilia. Testate storiche attraverso cui è possibile conoscere i fatti di cronaca della città, ricostruire  le sue vicende politiche e partitiche, la cultura, la società, le vicende religiose, e cogliere così attraverso il tempo lo spirito e il carattere più autentico di Reggio Calabria.
Un percorso che si sviluppa in ordine temporale dall’edizione del 1838 de “La Fata Morgana”, primo periodico non redatto da istituzioni pubbliche stampato a Reggio fino al 1844; proseguendo con “La Provincia”, fondata e diretta da Gaetano Zerbi e successivamente anche da Biagio Camagna e Domenico Carbone Grio, pubblicato dal 1877 al 1883; il “Ferruccio” Giornale del popolo, di tendenze liberal-democratiche con forte connotazione meridionalistica, che coprì il periodo dal 1878 al 1908.
Il settimanale si occupò della sistemazione della Biblioteca Comunale, della chiusura del Museo Civico e del problema della costruzione del porto. “Il Corriere di Calabria”, fondato nel 1903, che ebbe come redattore Luigi Aliquò Lenzi e direttore Orazio Cipriani; “La Gazzetta di Messina e delle Calabrie”, pubblicato dal 1897 fino al 1927; e tante altre testate fino ai giornali politici “La Luce”, quotidiano socialista, e “L’Azione”, organo provinciale del Partito d’Azione, degli anni ’40 del Novecento.
All’incontro inaugurale, oltre alla responsabile della Filiale di Poste Italiane, Carolina Picciocchi, sono intervenuti il presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos, Stefano Iorfida, il curatore della mostra, Giuseppe Diaco, e il vicesegretario della Federazione Nazionale della Stampa, Carlo Parisi.
“Ancora una volta – ha dichiarato la Picciocchi, dopo il saluto agli ospiti – apriamo il nostro spazio espositivo alla cultura – nella convinzione che attraverso momenti come questo sia possibile attivare collaborazioni sinergiche con quanti operano, a vario titolo sul territorio, e contribuire alla crescita e allo sviluppo della città e della Provincia. I temi che scegliamo per le nostre mostre fanno solitamente riferimento alla storia postale e filatelica. In questo caso abbiamo proposto il francobollo dedicato recentemente ai 150 anni del quotidiano “Roma”, che si stampa a Napoli. Un omaggio quindi ai giornali e ai giornalisti del Sud”.
“Una mostra che recupera la memoria delle radici del giornalismo nella nostra regione, riportando alla mente i nomi di tanti illustri professionisti che nel tempo hanno dedicato energia e passione a questa attività – ha dichiarato Parisi – come per esempio Domenico Nunnari, oggi qui presente, uno dei giornalisti di punta della nostra città. La lettura, anche veloce, delle prime pagine dei giornali esposti ci consente di avere un’idea precisa di come eravamo e riscontrare come, a volte, i problemi evidenziati da articoli scritti oltre un secolo fa, appaiano molto simili a quelli di cui discutiamo ancora oggi”.
“Potrebbe sembrare un paradosso, ma negli editoriali di alcune testate dell’Ottocento  – ha sottolineato Parisi – scopriamo, in certi casi, anche un modo di fare giornalismo più aggressivo e libero da condizionamenti di quello attuale,  se non addirittura di contestazione al «potere», che ci impone una seria riflessione sul significato di «libertà di stampa e di informazione»,  che troppo spesso subisce, in questi ultimi tempi, attacchi e tentativi di limitazione da più parti”.
“Questa esposizione di giornali d’epoca – ha concluso il vicesegretario della Fnsi – in un momento di grande difficoltà per il mondo dell’editoria a causa della generale crisi economica, aiuta a riscoprire il fascino della carta stampata, quasi se ne possa sentire ancora il profumo, e far comprendere quanto siano importanti le nostre battaglie per la tutela e la difesa dei diritti degli operatori del settore”.
A Parisi è andato l’omaggio del presidente dell’Anassilaos, Iorfida, una pergamena a ricordo dell’evento, con la medaglia raffigurante San Giorgio, quale apprezzamento per l’attività svolta a favore della Stampa nel nostro Paese.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 15 febbraio, dalle 8.25 alle 19.10, dal lunedì al venerdì, e fino alle 13.25, il sabato.
Lucia Federico

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