NEW YORK (Usa) – Un’ampia indagine per verificare se alcuni mezzi di comunicazione possano aver facilitato l’insider trading consentendo un accesso anticipato ai dati sull’andamento dell’economia in grado di muovere i mercati. E’ quanto hanno condotto – riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti – le autorità americane, decidendo però di non avviare alcuna azione penale.
“Gli investigatori federali hanno valutato se alcuni organi di stampa, usando sistemi di trasmissione ad alta velocità, fossero stati in grado di offrire agli investitori accesso ai dati economici qualche frazione di secondo prima della loro pubblicazione ufficiale.
Fra le società che sono state esaminate c’erano Bloomberg, Reuters e Dow Jones”.
Uno dei motivi delle autorità per non procedere, mette in evidenza il Wall Street Journal, è la possibile difficoltà di dimostrare in tribunale che un vantaggio temporale di qualche secondo o centesimo di secondo sia sufficiente ai trader per realizzare profitti con informazioni confidenziali. (Ansa)
Uno dei motivi delle autorità per non procedere, mette in evidenza il Wall Street Journal, è la possibile difficoltà di dimostrare in tribunale che un vantaggio temporale di qualche secondo o centesimo di secondo sia sufficiente ai trader per realizzare profitti con informazioni confidenziali. (Ansa)