Somyot Prueksakasemsuk del magazine “Voice of Thaksin” è accusato di aver insultato la famiglia reale tailandese

Giornalista condannato a 11 anni per “lesa maestà”

Somyot Prueksakasemsuk

BANGKOK (Thailandia) – Un giornalista e attivista vicino al movimento tailandese delle “camicie rosse”, accusato di aver insultato la famiglia reale, è stato condannato oggi in Thailandia a undici anni di carcere. Immediate sono giunte le critiche al provvedimento da parte dell’Unione Europea e di altre organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani.
Somyot Prueksakasemsuk, redattore capo del magazine “Voice of Thaksin”, giornale che sostiene l’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra, è stato condannato per la pubblicazione di due articoli, nel febbraio e nel marzo 2010, giudicati diffamatori nei confronti dell’85enne re Bhumibol Adulyadej.
“Faremo appello”, ha detto il suo avvocato Karom Polpornklang. “Posso confermare che non aveva intenzione di violare l’articolo 112 (di lesa maestà). Faceva il suo lavoro di giornalista”.

 Secondo l’Unione Europea, “il verdetto colpisce duramente il diritto alla libertà di espressione e alla libertà di stampa”.
Inoltre, si legge in un comunicato della delegazione Ue a Bangkok, “incide anche sull’immagine della Thailandia come paese libero e democratico”. 

Il re Bhumibol viene considerato in patria una specie di semi-dio. Sebbene non abbia alcun ruolo politico ufficiale, la famglia reale è comunque protetta da una legge tra le più severe al mondo. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli arresti e le condanne per frasi considerate offensive nei confronti del sovrano. (TMNews)

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