Con 5 voti a favore e 4 contrari il Cda approva la proposta del direttore generale Luigi Gubitosi e torna in Rai

Mario Orfeo direttore del Tg1 saluta “Il Messaggero”

Mario Orfeo

ROMA – Il Cda della Rai ha approvato a maggioranza (5 sì e 4 no), la proposta avanzata da Luigi Gubitosi per la nomina di Mario Orfeo a direttore del Tg1.
Contrari sarebbero stati i consiglieri Antonio Pilati, Gherardo Colombo, Luisa Todini e Benedetta Tobagi. Orfeo lascia, quindi, la guida de “Il Messaggero” per tornare a Viale Mazzini, dove era stato già chiamato in passato per dirigere il Tg2.
“Abbiamo chiesto da tempo la fine dell’immobilismo. E’ arrivata. Con la scelta di un professionista autorevole come Mario Orfeo. Sul nome niente da dire, ma il metodo – criticato anche dall’Usigrai – proprio non ci piace”.
Lo afferma il Cdr del Tg1, che aggiunge: “Una nomina a così stretta maggioranza è un brutto segnale. L’Azienda avrebbe dovuto cercare una più ampia condivisione senza farsi condizionare da veti incrociati e dalla politica. I consiglieri di amministrazione spiegare con trasparenza il perché dei sì e dei no.
Siamo certi che ora sarà proprio Orfeo a dimostrarsi garante dell’equilibrio e del pluralismo al Tg1, ancor più dopo la spaccatura in Cda. Dal nuovo direttore e dall’azienda ci aspettiamo l’impegno condiviso al reale rilancio della testata, che vuole tornare ad essere esempio di buon giornalismo del Servizio Pubblico”.
“Il Cdr del Tg1 – prosegue il comunicato – chiede al nuovo direttore uno sforzo per ricostruire la coesione della redazione, il rapporto di fiducia con i telespettatori, la credibilità e gli ascolti ora assai lontani dalle potenzialità della testata. E’ necessario porre fine ai doppi e tripli incarichi, puntare su una organizzazione del lavoro che riconosca meriti e competenze, sulla modernizzazione tecnologica e dei linguaggi. Coinvolgere tutte le professionalità della testata – e al Tg1 ce ne sono tante. E resistere alle pressioni della politica che – in particolare in questo periodo di campagna elettorale – si annunciano fortissime”. (Asca)

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