Se il testo del Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa in discussione a Palazzo Madama non sarà modificato

Siddi sfida il Senato: “Lunedì sciopero dei giornalisti”

Franco Siddi, segretario generale della Fnsi

SALERNO – Lunedì sarà sciopero dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva e della carta stampata se il testo sulla diffamazione a mezzo stampa in discussione al Senato non sarà modificato. Lo annuncia la Fnsi dal congresso nazionale dell’Usigrai in corso a Salerno.
Il sindacato dei giornalisti annuncia anche che, poiché non sarà possibile rispettare la norma che prevede un preavviso di dieci giorni per l’attuazione dello sciopero del servizio pubblico, vale a dire la Rai, lo stesso sindacato è pronto ad assumersi le conseguenze che ne deriveranno, ovvero pagare le eventuali multe.
“Lo sciopero – dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi – è contro l’ultimo pasticcio giuridico, illiberale e ingiusto previsto dal testo di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che rende irresponsabili i direttori e manda in carcere i giornalisti ed anche chi fa l’errore di stampa”.
“Sulla decisione di arrivare allo sciopero c’è piena intesa – aggiunge Siddi – con l’Ordine nazionale dei giornalisti, subito espressa dal presidente Enzo Iacopino, perché questa legge “mina la professione nelle sue fondamenta, è contro i diritti dei cittadini. Non sono in gioco i privilegi dei giornalisti ma i diritti dei cittadini”.
  L’assemblea dei delegati Usigrai ha dato il proprio consenso con un applauso nel corso dei lavori congressuali. (Agi)

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