Denunciati dal Nucleo Speciale della Gdf per la Radiodiffusione e l’Editoria anche 4 rappresentanti legali e 3 imprese

Sequestrati 5 milioni di euro al quotidiano “Roma”

ROMA – Le Unità Speciali della Guardia di Finanza hanno sequestrato quote societarie in cinque imprese ed un immobile per un valore di circa 2.500.000 di euro, nonché il contributo di oltre 2.500.000 di euro che il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva già deliberato ma, fortunatamente, non ancora erogato ad una cooperativa, che edita lo storico quotidiano partenopeo “Roma”.
Le indagini hanno portato, inoltre, alla denuncia di 4 rappresentanti legali per truffa aggravata ed altro, nonché di 3 imprese per la relativa responsabilità amministrativa.
Sono questi i numeri di una complessa attività di indagine condotta dal Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria culminata nella mattinata odierna con l’esecuzione, su Roma e Napoli, del decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica.
E’ stato accertato che due cooperative editrici avevano tentato di aggirare la normativa sull’editoria che vieta ad uno stesso soggetto, controllante più giornali, di richiedere fondi pubblici per più di una testata.
Per questa vicenda, segnalata dalle Unità Speciali del Corpo, l’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, è tempestivamente intervenuta nel 2011 con una sanzione amministrativa superiore a centomila euro.
Per gli aspetti penali, la Procura della Repubblica di Roma sta procedendo nei confronti di 4 soggetti resisi responsabili, a vario titolo, dei reati previsti dalla legge sull’editoria, tra cui l’omessa comunicazione di posizione di controllo e/o collegamento nonché di falso ideologico e truffa aggravata anche tentata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per le tre imprese coinvolte, l’Autorità giudiziaria inquirente sta anche valutando le relative responsabilità amministrative connesse.
Il sequestro preventivo per equivalente odierno si pone a garanzia dei contributi illecitamente percepiti.
Le attività di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, a tutela anche delle uscite del bilancio dello Stato, hanno evitato in questo caso l’illecita percezione di ingenti finanziamenti pubblici richiesti/deliberati/erogati/percepiti.

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