PARIGI (Francia) – Militanti del movimento femminista ucraino Femen e giornalisti sono stati circondati e in alcuni casi aggrediti e picchiati durante la manifestazione organizzata a Parigi dai cattolici radicali dell’istituto Civitas contro il matrimonio gay. Lo hanno raccontato le persone che si sono dette aggredite.
“Una decina di militanti di Femen – ha raccontato la giornalista e saggista Caroline Fourest, anche lei malmenata – avevano deciso di inscenare una protesta pacifica e ironica, ma quando sono andate verso i manifestanti degli individui le hanno inseguite, erano scatenati.
Le ragazze hanno preso botte e colpi in tutte le parti del corpo”, così come alcuni giornalisti che stavano filmando la scena. Lamentano “molestie” anche numerosi fotografi presenti, che parlano di una “trentina” di aggressori fra i manifestanti, per fermare i quali è stato necessario un cordone di polizia.
Il segretario socialista, Harlem Desir, ha subito condannato l’aggressione di giornalisti e femministe, avvenuta all’inizio della manifestazione contro il progetto di legge del governo di sinistra che apre la strada al matrimonio e all’adozione da parte di coppie omosessuali.
Ieri erano scesi in piazza in tutta la Francia oltre 100.000 oppositori al progetto, lasciando la giornata di oggi ai cattolici integralisti. Alcune migliaia di loro si sono dati appuntamento davanti al ministero della Famiglia dove è partita la manifestazione presto degenerata. (Ansa)
“Una decina di militanti di Femen – ha raccontato la giornalista e saggista Caroline Fourest, anche lei malmenata – avevano deciso di inscenare una protesta pacifica e ironica, ma quando sono andate verso i manifestanti degli individui le hanno inseguite, erano scatenati.
Le ragazze hanno preso botte e colpi in tutte le parti del corpo”, così come alcuni giornalisti che stavano filmando la scena. Lamentano “molestie” anche numerosi fotografi presenti, che parlano di una “trentina” di aggressori fra i manifestanti, per fermare i quali è stato necessario un cordone di polizia.
Il segretario socialista, Harlem Desir, ha subito condannato l’aggressione di giornalisti e femministe, avvenuta all’inizio della manifestazione contro il progetto di legge del governo di sinistra che apre la strada al matrimonio e all’adozione da parte di coppie omosessuali.
Ieri erano scesi in piazza in tutta la Francia oltre 100.000 oppositori al progetto, lasciando la giornata di oggi ai cattolici integralisti. Alcune migliaia di loro si sono dati appuntamento davanti al ministero della Famiglia dove è partita la manifestazione presto degenerata. (Ansa)