ROMA – L’annunciata revoca della fiducia ai giornalisti componenti dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione non solleva il presidente Crocetta dagli obblighi del rispetto delle persone, delle professionalità e del contratto di lavoro giornalistico che la Regione siciliana, in virtù della legge regionale n. 7 del 23/03/71, ha correttamente applicato per oltre quarant’anni.
La stessa Corte dei Conti, chiamata a pronunciarsi sulle legittimità della presenza in servizio dei giornalisti dell’ufficio stampa ha precisato che “non si può ritenere fisiologico lo smantellamento, di punto in bianco, dell’ufficio stampa della Presidenza solo per la cessazione del mandato presidenziale”.
Pertanto anche la Regione siciliana, come qualsiasi altro editore che ha alle dipendenze giornalisti regolarmente assunti, ha l’obbligo morale e di legge di rispettare i diritti dei lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.
Dispiace dovere constatare che il neopresidente Crocetta non sappia cogliere la chiara differenza tra i giornalisti che compongono un ufficio stampa istituzionale previsto dalla legge e che, anche ai sensi della legge 150, devono garantire la trasparenza degli atti amministrativi dell’Ente, e il ruolo dei portavoce che il Presidente ritiene, invece, debbano farsi atarassici interpreti del pensiero del capo dell’amministrazione di turno.
Al presidente Crocetta, che ha inteso introdurre il concetto di licenziamento a distanza e le contestazioni su presunte mancanze professionali tramite dichiarazioni alle agenzie, torniamo a chiedere con fermezza di interrompere qualsiasi iniziativa unilaterale che violerebbe norme, leggi e contratto.
Al contempo richiamiamo il presidente (viste che tutte le richieste finora avanzate non hanno mai avuto risposta) all’apertura di un dialogo e di un confronto rispettosi dei ruoli e delle garanzie previste dalle leggi e dal contratto, avviando da subito un negoziato, in sede istituzionale, sul piano editoriale della comunicazione della Regione, tale da garantire ai cittadini siciliani una corretta e trasparente informazione sugli atti dell’Amministrazione, doveri ai quali nemmeno chi è direttamente eletto dal popolo può sottrarsi.
“Decaduti i 21 giornalisti dell’Ufficio Stampa della Presidenza”