VIBO VALENTIA – “Il problema delle intimidazioni ai giornalisti in Calabria esiste, è grave e va contrastato dalle forze deputate a farlo. Ma pesanti, in questa regione, non sono soltanto le minacce che arrivano con una lettera anonima: pesanti sono anche le minacce quotidiane di quegli editori senza scrupoli che sfruttano i giornalisti e li tengono sotto scacco”.
Tuona il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e vicesegretario della Fnsi, Carlo Parisi, da Vibo Valentia, dove ha partecipato al forum promosso dal Rotary Club di Vibo “Lo stato di salute dell’informazione in Calabria”, insieme al segretario generale e al direttore della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi e Giancarlo Tartaglia, e al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri.
“Editori che annullano la dignità dei giornalisti – ha rimarcato Carlo Parisi ad una folta platea fatta di autorità, giornalisti e studenti di alcuni istituti superiori di Vibo Valentia – pagandoli pochi euro a pezzo. Quando li pagano. Ebbene, nei confronti di questi editori, che spezzano la speranza di quanti, specie tra i giovani, credono ancora in una professione in cui, a dire il vero, di nobile è rimasto ben poco, Sindacato e Ordine dei giornalisti avranno una tolleranza pari a zero”.
Perché “la strada è obbligata – incalza il vicesegretario della Fnsi – per gli organismi di categoria e anche per le istituzioni che devono garantire una stampa libera, corretta e pulita, nella ferma consapevolezza che non è con una pubblicità che si compra un giornale. O un giornalista”.
A ciascuno il suo compito: “L’Ordine deve vigilare su chi scrive, il Sindacato dei giornalisti deve combattere lo sfruttamento e la precarizzazione selvaggi”.
Lancia, quindi, un messaggio, ancora una volta forte e chiaro, il vicesegretario della Federazione nazionale della stampa, che ha ritirato a Vibo Valentia il Premio Calabrese dell’anno 2012: “Cari editori, non uccidete la speranza di chi crede nel nostro mestiere, in un giornalismo vero, pulito e dignitoso. Questo premio – ha detto Parisi – assegnato, prima di me, nel 2008, ad una Santa, Natuzza Evolo, lo dedico a chi si batte, ogni giorno, per difendere chi, spesso, non vuol essere difeso”.
Lo sprone ai colleghi è palese: “I giornalisti devono denunciare lo sfruttamento sistematico degli editori, altrimenti non saranno mai pagati, rispettati e credibili. Tolleranza zero verso ogni forma di ricatto, ma non si può fare nulla se i giornalisti scelgono l’omertà”.
Un quadro desolante in cui chi fa il proprio dovere, interpretando il proprio ruolo nel rispetto della legge e dei professionisti, spicca senza sforzi: “Solo un quotidiano, in Calabria, – spiega Parisi – rispetta il Contratto nazionale di lavoro giornalistico, la ‘Gazzetta del Sud’. Per il resto, purtroppo, ci sono problemi gravissimi, anche se, naturalmente, con diversi gradi di responsabilità: assistiamo ad artifici vergognosi messi in atto per ingannare i giornalisti, per non pagarli, tenendoli, così, sotto scacco”. (GiornalistiCalabria)