4 i giovani premiati dal concorso indetto “per valorizzare il lavoro e il talento degli allievi delle Scuole di giornalismo”

“Professione Reporter”, l’Ansa premia i cronisti di domani

E’ il video della vincitrice, Sara Angrisani (Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa di Napoli)

ROMA – L’Ansa premia i giovani cronisti. Si è conclusa la prima edizione del premio “Professione Reporter” indetto dall’Agenzia per valorizzare il lavoro e incoraggiare il talento degli allievi delle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine. Al concorso hanno aderito undici tra scuole e master biennali di giornalismo in Italia.
Settantaquattro i lavori presentati, suddivisi in tre categorie: video, reportage e foto-notizia.
La giuria, presieduta da Giulio Anselmi e composta da Ferruccio de Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Paolo Garimberti (ex presidente della Rai), Paolo Mieli (presidente di RCS Libri), Roberto Napoletano (Il Sole 24 Ore), Mario Calabresi (La Stampa), Sarah Varetto (Sky Tg24), Mario Orfeo (Il Messaggero), Clemente J. Mimun (Tg5), ha decretato i primi tre classificati.
Ad aggiudicarsi il primo posto il video reportage “Aspirante precaria”, realizzato da Sara Angrisani della Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Al secondo posto si è classificato il video reportage Il Paese che odia i libri”, realizzato da Adele Grossi del Master Biennale di Giornalismo della Libera Università di Lingua e Comunicazione di Milano (IULM).
Terzo posto ex aequo per il video reportage “L’ultima puntata” firmato da Giorgia Cardinaletti del Centro Italiano di Studi Superiori per la formazione e l’aggiornamento al giornalismo Radiotelevisivo di Perugia e l’articolo Panettone e azoto, così i piccoli artigiani reinventano il made in Italy” di Filippo Santelli, della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi di Milano.
L’Ansa ha chiesto ai giovani giornalisti di raccontare in chiaroscuro le storie dell’Italia al tempo della crisi, uno spaccato del Paese per fotografare i tanti volti della quotidianità.
Al primo posto la storia di Giusy, 28enne salernitana, protagonista del video “Aspirante Precaria” (http://www.unisob.na.it/inchiostro/video.htm?idvd=1125) raccontata da Sara Angrisani.
Una laurea in comunicazione e marketing, tanti sogni nel cassetto e la realtà di un impiego precario per soli sei mesi come insegnante d’informatica: Giusy, ogni lunedì, viaggia in treno da Salerno ad Udine per raggiungere il posto di lavoro. Circa 1.600 km a settimana e uno stipendio mensile che, al netto delle spese, tocca i 174 euro.
Un’Italia poco nota al grande pubblico, con mille sfumature che i futuri giornalisti hanno raccontato con le altre storie in concorso. Dalla crisi delle biblioteche nazionali del video “Il Paese che odia i libri” realizzato da Adele Grossi, al fenomeno in forte e preoccupante crescita del gioco d’azzardo ne “L’ultima puntata” di Giorgia Cardinaletti.
Uno spaccato dell’Italia dove trovano spazio anche storie comuni di chi ce l’ha fatta ed è riuscito a trasformare un’idea in un’impresa vincente, come racconta Fillippo Santelli nel suo reportage “Panettone e azoto, così i piccoli imprenditori reinventano il made in Italy” incentrato sulla storia di un imprenditore che, dai colli fiorentini, esporta in tutto il mondo un suo brevetto di dispenser per il vino.
Alla cerimonia di premiazione, che si terrà il 13 dicembre prossimo, sarà presente il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. (Ansa)

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