I radicali puntano l’indice sulla “criminogena” ex Cirielli che ha introdotto notevoli restrizioni

“Sallusti vittima delle leggi del centrodestra”

Irene Testa

Edmondo Cirielli

ROMA – “Se Sallusti rischia il carcere è per colpa delle leggi criminogene approvate in questi anni dal centrodestra, basti pensare alla legge ex Cirielli che, da un lato, impedisce ai recidivi reiterati di ottenere la sospensione della esecuzione delle sentenze a pene detentive non superiori a tre anni e, dall’altro, introduce per chi ha precedenti penali notevoli restrizioni nell’accesso alle misure alternative”.
Lo affermano Irene Testa, segretario dell’Associazione “Il Detenuto Ignoto”, e Alessandro Gerardi, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani.

 “Deve, quindi, essere chiaro – aggiungono – che senza la stretta sui recidivi, voluta dalla maggioranza di centrodestra nel 2005 anche con l’avallo di giornalisti come Sallusti, oggi il direttore de «Il Giornale» non rischierebbe nemmeno un giorno di carcere in quanto potrebbe chiedere la sospensione della sentenza di condanna scontando i 14 mesi di reclusione in misura alternativa.
Quindi, oltre ad indignarsi, il centrodestra e i giornalisti come Sallusti si facciano anche un bell’esame di coscienza e soprattutto riflettano sui guasti provocati da una visione puramente punitiva ed afflittiva della pena che in tutti questi anni è stata capace di creare solo emarginazione e a facilitare il rientro dei detenuti in contesti criminali aumentando con questo il sovraffollamento dei nostri istituti penitenziari.
Ci auguriamo che Sallusti riesca a risolvere positivamente la sua vicenda, nel frattempo però si riveda la legge criminogena detta ex Cirielli, magari partendo dalle proposte depositate in questa legislatura dalla deputata radicale Rita Bernardini”.

 (Asca)

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