Il Garante invita la stampa a rispettare il Codice deontologico dei giornalisti e la Carta di Treviso

Bambina morta in Francia: la famiglia invoca la privacy

Le grandi dune di sabbia sulla spiaggia di La Teste-de-Buch

ROMA –  Invocato il rispetto della privacy sulle generalità della bambina italiana morta su una spiaggia vicino a Gironda, in Francia, soffocata in un buca che lei stessa aveva scavato. Il  Garante per la protezione dei dati personali, anche su richiesta dei familiari della vittima, motivata in particolare dalla necessità di tutelare gli altri minori presenti nel nucleo familiare, invita infatti gli organi di informazione al rispetto delle garanzie poste a tutela dei minori dal Codice deontologico dei giornalisti e dalla Carta di Treviso.
Tali disposizioni prevedono espressamente che, al fine di tutelarne la personalità, i giornalisti non rendano identificabili i minori coinvolti in fatti di cronaca e che il diritto del minore alla riservatezza deve sempre essere considerato come primario rispetto al diritto di cronaca.
L’eventuale diffusione, infatti, delle generalità o di altri dati identificativi della bambina deceduta potrebbe consentire l’identificazione degli altri minori presenti in famiglia.
La notizia, riportata dalla stampa francese, è relativa alla tragica morte per asfissia di una bambina, di 12 anni, domenica scorsa, sulla spiaggia di La Teste-de-Buch, vicino ad Arcachon. Un tragico gioco che, da quanto hanno riferito i testimoni, ha visto la bambina intenta a scavare la profonda buca per diverse ore. A dare l’allarme sono stati alcuni bagnanti, che si sono accorti che la ragazzina era parzialmente sepolta dalla sabbia. Vani i tentativi di soccorso dei vigili del fuoco, intervenuti per rianimare la bambina dopo averla liberata dalla sabbia.

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