TEL AVIV (Israele) – A cinque anni esatti dal suo ingresso sul mercato, il free-press filo-governativo Israel ha-Yom è ormai il giornale più letto in Israele, mentre i suoi rivali diretti (Yediot Ahronot, Maariv e Haaretz) sono costretti a tagliare severamente i costi di produzione per restare a galla.
“Israel ha-Yom sta distruggendo la stampa israeliana, sia dal punto di vista professionale con le sue scelte vergognose, sia dal punto di vista economico. Rovina il mercato offrendo la pubblicazione di annunci a costi irrisori, gli altri giornali non possono competere”, ha detto al quotidiano economico Globes un dirigente di Yediot Ahronot, che si vede adesso costretto a licenziare decine di giornalisti.
Distribuito gratuitamente in centinaia di migliaia di copie, Israel ha-Yom è finanziato totalmente dal controverso uomo d’affari statunitense ed ultra-conservatore Sheldon Adelson (un amico personale del premier Benyamin Netanyahu), che ieri ha organizzato a Gerusalemme un incontro fra il candidato repubblicano alle presidenziali Mitt Romney e decine di facoltosi finanziatori americani della sua campagna elettorale.
Secondo una recente indagine di mercato, Israel ha-Yom viene letto dal 38,7 per cento di chi sfoglia un quotidiano in Israele, seguito da Yediot Ahronot (37,6), Maariv (11,9) e Haaretz (7). Nell’edizione del week-end, tuttavia, Yediot Ahronot mantiene ancora il primato (43,4), seguito da Israel ha-Yom (31,3), Maariv (22) e Haaretz (7,9).
La durissima concorrenza economica (che fra l’altro ha costretto Yediot Ahronot a distribuire pure copie gratuite per non perdere inserzioni) si riflette anche nei contenuti dei giornali. Ieri Yediot Ahronot ha duramente criticato la vicinanza dei rapporti fra Netanyahu, Adelson e Romney.
Oggi Israel ha-Yom repica accusando su una pagina intera un noto editorialista del giornale rivale di essersi macchiato di “superbia sinistrorsa” e di aver fatto ricorso ad argomenti “degni dei Protocolli dei Savi di Sion”. (Ansa)
Distribuito gratuitamente in centinaia di migliaia di copie, Israel ha-Yom è finanziato totalmente dal controverso uomo d’affari statunitense ed ultra-conservatore Sheldon Adelson (un amico personale del premier Benyamin Netanyahu), che ieri ha organizzato a Gerusalemme un incontro fra il candidato repubblicano alle presidenziali Mitt Romney e decine di facoltosi finanziatori americani della sua campagna elettorale.
Secondo una recente indagine di mercato, Israel ha-Yom viene letto dal 38,7 per cento di chi sfoglia un quotidiano in Israele, seguito da Yediot Ahronot (37,6), Maariv (11,9) e Haaretz (7). Nell’edizione del week-end, tuttavia, Yediot Ahronot mantiene ancora il primato (43,4), seguito da Israel ha-Yom (31,3), Maariv (22) e Haaretz (7,9).
La durissima concorrenza economica (che fra l’altro ha costretto Yediot Ahronot a distribuire pure copie gratuite per non perdere inserzioni) si riflette anche nei contenuti dei giornali. Ieri Yediot Ahronot ha duramente criticato la vicinanza dei rapporti fra Netanyahu, Adelson e Romney.
Oggi Israel ha-Yom repica accusando su una pagina intera un noto editorialista del giornale rivale di essersi macchiato di “superbia sinistrorsa” e di aver fatto ricorso ad argomenti “degni dei Protocolli dei Savi di Sion”. (Ansa)