La relazione finanziaria approvata oggi evidenzia “esuberi per 55 giornalisti e 78 impiegati ed operai”
Andrea Riffeser Monti
BOLOGNA – Il Consiglio di Amministrazione della “Monrif spa” ha approvato, oggi a Bologna, la Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2012. I ricavi consolidati sono di 115,1 milioni di euro contro i 123,4 (122,5 a parità di testate gestite) del 1° semestre 2011. I costi operativi e del lavoro ammontano a 108 milioni contro i 111,9 dell’analogo periodo del 2011. Il margine operativo lordo consolidato è di 5,9 milioni di euro contro i 9,8 milioni del 1° semestre 2011. L’indebitamento finanziario netto è pari a 155,4 milioni di euro contro i 148,9 milioni del 31 dicembre 2011, dopo avere sostenuto investimenti in impianti e macchinari per 4,3 milioni di euro.
LA RELAZIONE SEMESTRALE FINANZIARIA AL 30 GIUGNO 2012
ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO MONRIF
L’aggravamento della crisi economica in Europa ed in Italia, unitamente all’applicazione di politiche fiscali restrittive con un importante impatto negativo sul ciclo economico, hanno condizionato la crescita economica, già sacrificata in favore del rigore fiscale, comportando risvolti preoccupanti e l’attivazione di spirali negative sul reddito, che hanno determinato una ulteriore contrazione dei consumi delle famiglie e degli investimenti. Tali aspetti si sono riflessi in maniera significativa anche sui risultati gestionali del Gruppo Monrif, come già evidenziato nel primo trimestre del corrente esercizio.
A fronte di una contenuta flessione del fatturato delle vendite dei quotidiani, in netta controtendenza rispetto l’andamento del mercato ed a conferma del forte radicamento delle testate QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno nelle proprie aree di diffusione, si contrappone una marcata riduzione della raccolta pubblicitaria sui quotidiani.
Al contrario gli investimenti che il Gruppo ha effettuato sul settore internet hanno permesso di aumentare il numero di browser unici e di pagine viste e conseguentemente di incrementare il fatturato pubblicitario del brand quotidiano.net che si posiziona al 3° posto nel segmento Current events & Global news (dati Audiweb – maggio 2012).
Il settore alberghiero evidenzia un leggero calo del fatturato conseguente ad una diminuzione delle presenze nella clientela d’affari, riferimento principale delle strutture alberghiere dei Monrif’s Hotels. La flessione del fatturato nel settore della stampa conto terzi è principalmente dovuta alla chiusura dell’attività di stampa a “freddo”; l’investimento appena completato nel forno ha permesso di compensare solo parzialmente tale decremento, in quanto il settore risulta sottoposto a forti tensioni sui prezzi nonostante una minore incidenza dei costi variabili per il contenimento dei prezzi delle materie prime.
Per garantire l’economicità delle proprie attività nel breve e medio periodo ed attenuare gli effetti negativi della contrazione dei ricavi in particolare di quelli pubblicitari il Gruppo ha posto in essere un piano di riorganizzazione editoriale ed industriale. In particolare sono stati sottoscritti accordi con le organizzazioni sindacali, ratificati presso il Ministero del Lavoro, si è immediatamente attivato sottoscrivendo con le organizzazioni sindacali degli accordi, ratificati presso il Ministero del Lavoro, che prevedono interventi strutturali sul costo del lavoro da attuarsi nel prossimo biennio utilizzando forme di pensionamento, prepensionamento volontario e l’attivazione della “solidarietà”.
Tale interventi iniziati nel mese di giugno 2012 prevedono esuberi per 55 giornalisti e 78 tra impiegati ed operai con un risparmio a regime sul costo del lavoro a regime di oltre € 9 milioni. Inoltre, tutte le società del Gruppo stanno attuando una costante politica di riduzione delle spese di gestione senza che siano state apportate modifiche alla qualità e alla quantità dei propri prodotti.
DATI ECONOMICI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2012
I ricavi consolidati sono pari ad € 115,1 milioni contro € 123,4 del 1° semestre 2011 ed in particolare:
‐ i ricavi editoriali, pari a € 43,8 milioni registrano una diminuzione dell’1,3% (‐2,9% nel primo trimestre 2012), inferiore a quella media del mercato. La media giornaliera dei lettori di QN Quotidiano Nazionale, pari a oltre 2,5 milioni, consolida il quotidiano al terzo posto tra i giornali d’informazione più letti (fonte Audipress 2012/I).
I siti on line del Gruppo si posizionano al terzo posto nella categoria Current events & Global news con 6 milioni di browser unici e 56 milioni di pagine viste (fonte: Audiweb – maggio 2012). ‐ i ricavi pubblicitari totali, pari a € 43,2 milioni, registrano una diminuzione di € 6,3 milioni (‐12,8%) che si riduce a € 5,5 milioni (‐11,1%) a parità di testate gestite.
La raccolta pubblicitaria on line, pur evidenziando valori ancora modesti, registra un incremento del 55%. Nell’ambito delle strategie per la crescita nel settore internet nel mese di marzo è stato sottoscritto un aumento di capitale sociale nella società Pbb S.r.l. titolare del sito www.luxgallery.it tra i leader nel settore luxury, detenendone il 13% e nel mese di aprile è stata acquistata una ulteriore quota, pari 15% nella società Pronto S.r.l., che risulta ora controllata con una percentuale del 55%.
‐ i ricavi della stampa conto terzi pari a € 12,8 milioni risultano inferiori di € 1,1 milioni; ‐ i ricavi per servizi alberghieri, pari a € 9,3 milioni, registrano un calo di € 0,3 milioni rispetto all’analogo semestre del 2011. ‐ gli altri ricavi sono pari ad € 4,4 milioni, sostanzialmente in linea a quanto registrato al 30 giugno 2011. I costi operativi, pari a € 59,9 milioni risultano inferiori di € 3,1 milioni grazie a risparmi generalizzati ed in particolare nel costo della carta per la minore foliazione.
Il costo del lavoro, pari a € 48,1 milioni, decresce di € 0,8 milioni. Il Margine operativo lordo è pari a € 5,9 milioni ed inferiore di € 3,9 milioni rispetto l’analogo periodo del 2011. Gli ammortamenti sono pari a € 7,7 milioni sostanzialmente in linea con quanto evidenziato al 30 giugno 2011. La gestione finanziaria evidenzia oneri netti per € 3,5 milioni.
Le rettifiche di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a € 0,4 milioni e sono relative alla svalutazione delle azioni Mediobanca in conformità a quanto previsto dal principio contabile Ias 39 e dalla policy aziendale per tenere conto di quanto è ritenuto “perdita durevole di valore” (prolonged e significant).
Il risultato di periodo registra una perdita consolidata di € 5,8 milioni rispetto la perdita consolidata di € 2,9 milioni dell’analogo semestre del 2011. La posizione finanziaria netta del Gruppo Monrif evidenzia un indebitamento netto di € 155,4 milioni con un saldo a debito a breve termine verso banche e verso altri finanziatori di € 59,2 milioni contro € 53,5 milioni del 31 dicembre 2011, un debito per mutui di € 59,8 milioni contro € 60,2 milioni del 2011, un indebitamento per leasing per € 36,4 milioni contro € 35,2 milioni del 2011.
Sulla posizione finanziaria netta incidono investimenti per circa € 5,5 milioni, principalmente in impianti e macchinari.
ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO MONRIF S.p.A.
La Monrif S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2012 con una perdita di € 1,9 milioni, contro una perdita di 1,5 milioni di euro del primo semestre 2011.
Principali avvenimenti intervenuti dopo il 30 giugno 2012 e prevedibile evoluzione della gestione
Le prospettive di mancata crescita del PIL nazionale e le crescenti tensioni sui mercati finanziari fanno prevedere, nei settori in cui opera il Gruppo, che le stesse dinamiche negative rilevate nei primi sei mesi dell’esercizio siano destinate a perdurare nel breve periodo in particolare per quanto concerne la raccolta pubblicitaria che potrebbe risultare complessivamente in contrazione.
In tale contesto sono stati predisposti importanti interventi di miglioramento gestionale, in particolare sul costo del lavoro come già precedentemente descritto, oltre ad azioni di sviluppo dell’area digitale con la valorizzazione dei contenuti editoriali attraverso tutte le piattaforme multimediali disponibili sul mercato. In presenza di una forte incertezza sulle prospettive macro‐economiche gli effetti degli interventi effettuati e di quelli in corso di attuazione dovrebbero mitigare l’impatto negativo di quanto precedentemente esposto anche se l’estrema volatilità del mercato pubblicitario rende molto difficile fare previsioni.