L’Unione Europea ha sospeso ogni forma di cooperazione, tranne l’appoggio a giornalisti e attivisti dei diritti umani

Siria: dall’Europa solo il sostegno alla stampa

BRUXELLES (Belgio) – L’Unione europea ha sospeso ogni forma di cooperazione con la Siria, ma ha mantenuto nel Paese le attività a sostegno della stampa indipendente e degli attivisti dei diritti umani. A spiegarlo è stato oggi Stefan Fule, commissario europeo alla politica di vicinato, in occasione di una riunione della rete euromediterranea delle ong per i diritti umani sulla Siria, a Bruxelles.
In Siria “lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) – ha detto Fule – sta attualmente sostenendo diverse azioni per un totale di circa 4,5 milioni di euro, a partire da un progetto che protegge la libertà su internet di blogger, scrittori e giornalisti indipendenti, formati per aggirare la censura e proteggere sè stessi a livello informatico”.
Dato il rischio, una parte del progetto si occupa anche della protezione fisica di queste persone in caso di emergenza.
Un’altra iniziativa sostiene gli attivisti dei diritti umani locali negli sforzi di monitoraggio e poi di diffusione delle informazioni sulle violazioni dei diritti fondamentali, al di fuori della Siria, “assicurando la sicurezza delle loro comunicazioni – ha spiegato Fule – e la loro sicurezza personale”.
Lo strumento di assistenza Ue è servito a dare “assistenza diretta di emergenza” a tre organizzazioni per i diritti umani locali e ad una internazionale, per lo spostamento all’interno e al di fuori del paese degli attivisti.
Un altro aspetto coperto dagli aiuti europei è quello della “rappresentanza legale – ha aggiunto il commissario Ue – dei prigionieri politici, l’assistenza medica degli attivisti e quella ai parenti degli attivisti detenuti o uccisi”. (AnsaMed)

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