Antonio Guarna (Montebello Jonico) non gradisce i servizi del “Quotidiano” e scrive al direttore. Giovanni Verduci lo querela

Se il sindaco giudica la professionalità dei giornalisti

“La più grande manifestazione popolare dal 2004”, quella dell’agosto 2011 contro il World Economic Forum. Così il “Suddeutschschweiz am Sonntag” ha definito la manifestazione di Chur (Coira) contro le centrali a carbone, alla presenza di 36 associazioni e 350 persone provenienti da Saline Joniche, dalla Svizzera e dalla Germania, ovvero dove la Repower vorrebbe costruire gli impianti contro la volontà delle popolazioni locali

REGGIO CALABRIA – Il sindaco di Montebello Jonico, Antonio Guarna, non gradisce i servizi del giornalista de “Il Quotidiano della Calabria”, Giovanni Verduci, sulla centrale a carbone di Saline Joniche e scrive al direttore editoriale e al responsabile della Redazione di Reggio Calabria, affermando che lo stesso “non ha la professionalità e l’indipendenza mentale per potere scrivere di questi argomenti, creando danni, oltre che alla mia persona, all’immagine stessa della testata con cui collabora, che è sempre stata libera e indipendente”.
Il sindaco accusa il giornalista e, con lui, la moglie, Anna Comi, e il corrispondente di Montebello Jonico, Vincenzo Malacrinò, di essere “attivisti in movimenti contro la costruzione della centrale energetica a carbone” e di aver scritto “un cumulo di inesattezze”. Non solo. “Ha insinuato sulla mia persona – scrive Guarna di Verduci – ed ha fatto intendere cose che non ho detto, dipingendomi come un terrorista che, a differenza degli altri sindaci, vuole la centrale a carbone”.
Dunque, il sindaco di Montebello Jonico non scrive al direttore di un giornale chiedendo una rettifica – nel caso i servizi del giornalista abbiano stravolto o male interpretato il suo pensiero – ma per chiederne “la testa” che gli andrebbe magari servita su un vassoio d’argento, assieme a quella del corrispondente Vincenzo Malacrinò: entrambi “colpevoli” del gravissimo “reato” di non voler vedere il proprio territorio trasformato in una centrale a carbone.
Ma come verrebbe attuato il “delinquenziale” disegno dei due pericolosi giornalisti? Semplice, dando spazio e voce alle sacrosante proteste di chi, dopo lo scampato pericolo della Liquichimica, non vorrebbe rischiare di ritrovarsi in casa i pericoli del carbone.
Armi usate: penna e blocchetto per gli appunti, computer per scrivere gli articoli e mandarli ad un giornale che, tra l’altro, ti paga a singhiozzo – è il caso di Verduci e di tutti i redattori del Quotidiano – o è in arretrato da anni – è la storia di Malacrinò e di tutti i corrispondenti e collaboratori del giornale.
Del direttore editoriale Matteo Cosenza, al momento, non si registra alcuna presa di posizione contro i gratuiti giudizi sulla professionalità dei giornalisti e la gravissima interferenza del sindaco Guarna. Ci si augura che non commetta l’errore di affidare ad altri i servizi, fosse anche solo per motivi di opportunità.
Non è certo colpa dei giornalisti se il sindaco di Montebello Jonico, eletto dopo una campagna elettorale a suon di gigantografie inneggianti al “No al carbone”, oggi, in pratica, non risponde, mostrandosi sulla linea del “ni”. Anzi, si sente addirittura offeso e deriso se i cittadini si presentano al suo cospetto con i manifesti elettorali – i suoi – contro la centrale.
Sulla vicenda, il giornalista Giovanni Verduci ha presentato, ieri, ai carabinieri della Stazione di Saline Joniche, una denuncia-querela, rivolta al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, contro il sindaco Guarna.
Al di là dei risvolti giudiziari, la vicenda, per l’ennesima volta, ripropone, da un lato, il malvezzo dei politici di tentare di screditare i giornalisti e di contattare direttori e proprietà dei giornali per minacciare ipotetici, quanto inesistenti danni di immagine.
Dall’altro, costituisce un banco di prova per la credibilità di un giornale, in questo caso “Il Quotidiano della Calabria”, che ha la possibilità di dimostrare indipendenza e autonomia (difendendo ed esaltando il lavoro dei suoi giornalisti, ma soprattutto prendendo pubblicamente posizione contro simili azioni) o, in caso contrario, sudditanza nei confronti del potere. Anzi, nel caso di Saline Joniche, dei poteri.
Noi stiamo dalla parte dei giornalisti che, tra mille difficoltà personali e professionali, fanno il loro lavoro di cronisti, senza dimenticare di stare da una parte sola: quella della gente che, a Saline Joniche, dopo le secolari beffe dello Stato, dal Governo Monti – che nei giorni scorsi ha firmato il decreto – non si aspettava certo il “regalo” del carbone. Altro che turismo. La denuncia – querela di Verduci

Carlo Parisi
Segretario Sindacato Giornalisti della Calabria
Vicesegretario nazionale Fnsi

2 commenti:

  1. Totale solidarietà al collega del Quotidiano. Condivido al 100% quanto scrive Carlo Parisi…

  2. Solidarietà incondizionata a Verduci. Intanto, é confortevole sapere che non siamo abbandonati a noi stessi, perché non ci sono solo i sindaci… Condivisione totale su quanto espresso da Carlo Parisi.

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