Il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, contesta l’illogica decisione del Governo di cancellare 30 milioni di euro

Spending review: devastanti tagli all’emittenza locale

Mario Monti

Franco Siddi

MILANO – “Appare del tutto illogico il taglio di 30milioni di euro all’emittenza locale deciso, ieri, dal Governo a partire dal 2013”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, intervenendo a Milano in occasione del Consiglio direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti.
Parlando dei tagli all’emittenza locale, decisi dal Governo nell’ambito del piano di spending review, Franco Siddi ha sottolineato che “la drastica riduzione dei fondi per questo settore, già assai mortificato dagli impegni disattesi per la puntuale erogazione delle risorse degli anni precedenti, arriva proprio nel momento in cui, con il definitivo passaggio al digitale in tutta Italia, dovrebbe aprirsi una nuova fase di sviluppo”.
Il massimo rappresentante della Federazione Nazionale della Stampa afferma, infatti, che “non c’è alcuna coerenza tra indispensabili decreti per la crescita, che restano nella litania delle buone intenzioni, e ciò che realmente si fa attraverso atti come questi «venduti» come operazioni virtuose”.
Per Franco Siddi è “del tutto evidente che questi tagli possano solo concorrere a portare rapidamente al collasso un settore che, con grande fatica, cominciava ad riorganizzarsi anche sul piano industriale e occupazionale e che è ormai fondamentale per la garanzia di pluralismo dell’informazione nelle realtà locali, base creativa per una diffusa condizione civile e libera del Paese”.
“Siamo già – ha detto ancora il segretario dell Fnsi – in una fase acuta di crisi, a causa delle ricadute di una situazione economica complessiva bloccata, che costringe il settore a segnare il passo e migliaia di lavoratori, giornalisti, tecnici, autori, addetti alla produzione, costretti a enormi sacrifici, in decine di realtà in ogni Regione del Paese, attraverso passaggi per la cassaintegrazione in deroga o per i contratti di solidarietà”.
La Fnsi fa un appello al Governo e al Parlamento “perché vogliano correggere il provvedimento e fare una più accurata valutazione del rapporto costi-benefici di questo intervento di revisione della spesa che non ha alcun effetto benefico sulla vita reale ma produce solo un devastante risultato positivo da laboratorio”.

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