Gli esperti Onu La Rue ed Heyns propongono una “Dichiarazione di protezione”. 65 i cronisti uccisi nei primi 5 mesi del 2012

Onu: “Più tutele per i giornalisti, specie in zone di guerra”

La sede Onu di Ginevra

GINEVRA (Svizzera) – Esperti delle Nazioni Unite hanno proposto al Consiglio dei diritti umani, riunito a Ginevra, maggiore protezione nei confronti dei giornalisti in tutto il mondo, in particolare nelle zone di guerra e nei Paesi dove la libertà di espressione è fortemente limitata.
Gli esperti, Frank La Rue e Christof Heyns, hanno denunciato la mancanza di volontà politica da parte di alcuni Paesi nell’applicare le leggi esistenti che tutelano i diritti umani e la professione giornalistica.
Secondo l’agenzia di stampa elvetica Ats, nei primi cinque mesi del 2012, 65 giornalisti sono stati uccisi in tutto il mondo, segnando un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Tra questi, almeno 15 reporter hanno perso la vita in Siria, sette in Messico e sei in Somalia. Molti altri sono stati assaliti e altri sono detenuti in carcere.
Frank La Rue e Christof Heyns hanno proposto l’elaborazione di una “Dichiarazione sulla protezione dei giornalisti”, simile a quella elaborata dall’Onu sui diritti dei popoli indigeni. (Ansa-Afp)

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