ROMA – Camera e Senato hanno eletto i nuovi componenti di Agcom e Autorità garante della privacy. Ma è polemica per i metodi della scelta: Radicali e Idv per protesta non hanno partecipato al voto.
A Palazzo Madama, intanto, è esploso un piccolo “caso”. I senatori dell’Ufficio di presidenza hanno infatti bruciato sul tempo l’annuncio ufficiale degli eletti. E prima che i nomi fossero proclamati in Aula, hanno anticipato il risultato delle votazioni su Twitter.
LE NOMINE DELLA CAMERA – La Camera ha nominato all’Agcom Maurizio Decina e Antonio Martusciello. Decina ha ottenuto 163 voti e Martusciello 148. Mentre all’Autorità garante della privacy i deputati hanno designato Giovanna Bianchi Clerici e Antonello Soro. La Clerici, candidata dalla Lega e PdL, ha ottenuto 179 voti, mentre l’ex capogruppo del Pd alla Camera 167 voti.La Camera ha scelto inoltre per il Consiglio superiore della Giustizia amministrativa Giuseppe Lauricella, con 322 voti.
LE SCELTE DEL SENATO – Il Senato ha eletto Antonio Preto e Francesco Posteraro quali membri dell’Autorità per le comunicazioni. Lo hanno anticipato in un tweet i senatori dell’Ufficio di presidenza e lo ha poi annunciato in Aula il vicepresidente Domenico Nania. Preto ha ottenuto 94 voti e Posteraro 91.
Augusta Iannini (moglie del giornalista Bruno Vespa, ndr) e Licia Califano sono, invece, i membri scelti dai senatori per l’Autorità per la privacy. Iannini ha avuto 107 voti, e Califano 97. (Ansa)
LA FNSI – Il presidente della Federazione nazionale della Stampa, Roberto Natale, intervenendo al VI Congresso dell’Associazione della Stampa di Puglia, ha sottolineato che le nuove nomine dell’Agcom (Autorità per la garanzia nelle comunicazioni) “hanno un significato di scambio politico che non ci interessa, si stanno compiendo con un metodo che ci può fare arrabbiare da cittadini”, ma quello che “mi interessa è sottolineare il nesso con la situazione anche di qui, perchè si sta andando a nomine che significheranno che per i prossimi sette anni, sui temi di radicale struttura dell’assetto delle comunicazioni in Italia non si toccherà nulla”.
Secondo Natale, “è possibile cambiare in due settimane le norme sulle pensioni, è possibile fare una riforma del lavoro per molti aspetti devastante, non è possibile modificare in nulla l’anomalia italiana, questo significa che per quanto riguarda l’emittenza locale continuerà lo strangolamento”.
Cioè, continuerà “una concentrazione delle risorse pubblicitarie per cui il duopolio imperfetto si prende quasi tutto e tutti gli altri, emittenza locale e carta stampata inclusi, si spartiranno la povertà”. (Agi)