L’allieva dell’Ifg di Urbino si è aggiudicata la I edizione del Premio intitolato all’indimenticato Capo del “Carlino Marche”

A Martina Ilari il “Premio Paolo Nonni”

Martina Ilari, giornalista praticante con la passione della speleologia

Paolo Nonni, per 25 anni alla guida del Carlino Pesaro e caporedattore del Carlino Marche

PESARO (Pesaro-Urbino) – E’ Martina Ilari, classe 1985, originaria di Terracina e allieva della Scuola di Giornalismo di Urbino, la vincitrice del “Premio Paolo Nonni”, alla sua prima edizione. Suo l’elaborato scelto dalla giuria del Premio, dedicato al “Capo” del Resto del Carlino di Pesaro e delle Marche scomparso un anno fa, tra i tanti pervenuti a firma di giovani giornalisti, rigorosamente under 35, e dedicati al territorio marchigiano.
“Non è stato facile, per molteplici motivi, scegliere il ‘pezzo’ migliore”, dicono i colleghi del Carlino, ma alla fine la giuria del Premio Nonni, presieduta dal direttore, Giovanni Morandi, ha deciso: l’articolo di Martina Ilari “E’ ora di fare un grande museo”, pubblicato su “Il Ducato”, la testata dell’Ifg di Urbino su cui si esercitano i praticanti della Scuola, ha saputo conquistarsi il primo posto.
Una soddisfazione preziosa per chi si affaccia ai bordi, ancora carichi di sogni, del “mestieraccio”, ma anche un contributo concreto, grazie ai 2500 euro messi a disposizione, per il vincitore, dalla Cassa di Risparmio di Pesaro.
La studentessa laziale, di stanza nella Città dei Duchi, ha denunciato, nel suo servizio, la situazione di abbandono in cui versano alcuni importanti strumenti di notevole valore scientifico, “conservati” tra le pareti del Collegio universitario Raffaello di Urbino. Strumenti che, va da sé, potrebbero diventare il fulcro di un Museo della scienza: progetto al momento utopistico, perché – scrive Ilari – mancano soldi e personale.
La giuria del Premio Nonni, che vanta il patrocinio dell’Ordine e del Sindacato giornalisti delle Marche, ha, invece, deciso di non assegnare il premio per la produzione web, “in assenza di un numero congruo di partecipanti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *