Il Capo dello Stato: “Mi auguro sia portata nelle scuole” e si emoziona davanti al volto stravolto di Borsellino ai funerali di Falcone

La mostra Ansa su Falcone e Borsellino commuove Napolitano

Giorgio Napolitano con il direttore dell’Ansa Luigi Contu ieri a Palermo

PALERMO – Davanti alle immagini che raccontano le storie e le tappe delle vite parallele di due magistrati, unite da un filo comune che li ha accompagnati dalla nascita fino alla loro morte, Giorgio Napolitano non ha trattenuto la sua emozione.
Il capo dello Stato è rimasto colpito soprattutto dal volto di Paolo Borsellino ai funerali di Giovanni Falcone.
Davanti a quell’immagine di un uomo stravolto, il presidente si è soffermato più a lungo. Ma ogni foto dell’esposizione ha evocato un suo ricordo personale.
La mostra Ansa, inaugurata ieri a Palermo, da Napolitano, è allestita in un’ala di palazzo Branciforte, nelle sale lignee dell’ex Monte di pietà di Santa Rosalia, appena restaurate dall’architetto Gae Aulenti, e propone l’itinerario umano e professionale dei due magistrati.
Le loro storie sono scandite dagli scatti del servizio fotografico dell’Ansa, ma anche dalle immagini ripescate dagli album di famiglia che riprendono momenti privati: i giochi dell’infanzia, il giorno della laurea, la vacanza al mare, gli incontri tra colleghi diventati anche amici. E poi i giorni del “corvo”, le delusioni e le ostilità nel palazzo dei veleni, il fallito attentato dell’Addaura, le bombe a Capaci e in via D’Amelio. E infine l’orgogliosa risposta di Palermo con i lenzuoli alle finestre e le catene umane con le scritte dalle quali prende spunto anche il sottotitolo alla mostra: “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe”.
Le tappe di due storie incrociate sin dall’infanzia (Falcone e Borsellino erano nati nello stesso quartiere del centro storico, la Magione) sono raccontate non solo con le immagini ma anche con i testi giornalistici e le parole degli stessi magistrati diventati simboli della lotta alla mafia. Ne scaturisce un racconto suggestivo sul filo della memoria e di un impegno tenace e coraggioso che ha fatto diventare Falcone e Borsellino due eroi civili.
Al termine del percorso della mostra, che sarà ospitata a palazzo Branciforte fino a settembre, Napolitano ha rivissuto i momenti cruciali di quelle vite intrecciate anche attraverso le immagini di un filmato Tgr-Rai, che chiudono il percorso espositivo.
“E’ un’iniziativa importante che serve a non dimenticare. Mi auguro che questa mostra sia portata nelle scuole”, ha detto il Capo dello Stato al direttore dell’Ansa, Luigi Contu, che lo ha accompagnato lungo il percorso espositivo.
Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso anche dal premier Mario Monti, al quale il direttore dell’Ansa ha consegnato un catalogo della mostra nel corso di un incontro avvenuto nell’aula bunker dell’Ucciardone, a conclusione della manifestazione della mattina alla presenza degli studenti.
L’esposizione è stata realizzata con il sostegno di Regione Sicilia e Assemblea regionale siciliana, delle Fondazioni Giovanni e Francesca Falcone e Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le vittime della mafia, della Fondazione Sicilia, di Unioncamere Sicilia, del Consorzio sviluppo e legalità, di Unicredit, di Confindustria Palermo e dell’Università degli studi di Palermo. (Ansa)

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