WASHINGTON (Usa) – Edward Kennedy, il reporter americano che ruppe l’embargo militare sulla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha ottenuto dopo 67 anni le scuse postume della Associated Press, la testata che lo licenziò per aver diffuso la notizia della resa dei tedeschi il 7 maggio del 1945.
Il presidente della AP e direttore esecutivo, Tom Curley, ha detto oggi che “fu una giornata terribile per la AP e fu gestita nel modo peggiore possibile”.
Kennedy era uno dei 17 giornalisti che avevano partecipato a una cerimonia a Reims, in Francia, nelle prime ore della mattina del 7 maggio, dove le forze tedesche firmarono la resa, ma a tutti era stato chiesto di mantenere segreta la notizia in attesa che le forze alleate russe tenessero un’analoga cerimonia a Berlino.
Curley ha detto che Kennedy fece la cosa giusta. “Di fronte al fatto che la guerra era finita, non era possibile mantenere segreta una notizia del genere”.
Il giornalista è morto nel 1963 per un incidente stradale, ma la figlia, Julia Kennedy Cochran, ha fatto sapere che le scuse della AP “avrebbero significato molto per lui”. (Asca/Afp)
Edward Kennedy, il reporter licenziato da Ap per aver rotto l’embargo militare annunciando la fine della II Guerra Mondiale