Il leader della Lega contestato a Crema. Sapeva delle spese per la famiglia? “Non sono scemo, al limite li pigliavo io”.

Bossi sempre più volgare: dito medio ai giornalisti

Umberto Bossi

CREMA (Cremona) – Ha mostrato il dito medio, Umberto Bossi, ai cronisti che ieri sera gli hanno chiesto se era stato informato da Francesco Belsito, come lo stesso ex tesoriere leghista avrebbe affermato in un interrogatorio davanti ai pm milanesi, delle principali spese della sua famiglia effettuate con i soldi del movimento.
“Non sono scemo – ha detto Bossi al termine di un comizio a Crema – Invece di buttar via i soldi della Lega al limite li pigliavo io”. Riguardo l’autosospensione dal movimento del senatore Piergiorgio Stiffoni e delle sue dimissioni da amministratore del gruppo al Senato, Bossi si è limitato a rispondere: “Non parlo di quelle robe lì”.
Il leader della Lega, Umberto Bossi, è stato interrotto più volte durante il suo comizio a Crema da un gruppo di giovani che lo hanno contestato durante tutto il suo discorso. “Noi non veniamo da famiglie altolocate come molti di voi – ha detto Bossi rivolto ai contestatori – ma da famiglie popolari, quindi con mano pesante, all’occorrenza”.
“Mia nonna è stata una famosa sindacalista socialista – ha proseguito dopo la prima interruzione – ma non era stronza in questo modo. State attenti – ha proseguito Bossi – che la Lega è popolare e non gli si può rompere i coglioni”.
L’ex leader leghista nuovamente disturbato dalle grida dei contestatori, ha di nuovo interrotto il suo discorso: “La Padania se ne fotte di questi quattro che non capiscono un cazzo. Io non vengo a infastidire… ma capisco che non capite un cazzo”.
Di nuovo interrotto, Bossi ha aggiunto tra gli applausi dei suoi militanti leghisti: “Venite vicino – ha detto mostrando il pugno – vi faccio sentire la carezza del destro”. E ancora: “Siete fighetti di buona famiglia. Finché abbiamo i piedi piantati per terra voi non contate niente”. E poco prima di concludere, di nuovo rivolto ai giovani contestatori: “Se interrompete i comizi voi avrete consenso zero. Voi non spaventate nessuno”.
I contestatori hanno continuato a lanciare slogan contro la Lega “ladrona”, fino alla fine del comizio, al termine del quale si sono allontanati senza incidenti.

 (TMNews)

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