FIRENZE – E’ morto a Firenze, dove era nato 82 anni fa, il giornalista Renzo Cassigoli. E’ stato capocronista e poi inviato della redazione fiorentina dell’Unità. Con questo ruolo ha seguito i fatti politici più rilevanti della Toscana e dell’intero Paese.
In anni più recenti si è dedicato alla scrittura di libri e saggi. Tra questi, la pubblicazione della sua conversazione con il poeta Mario Luzi.
“Un giorno chiesi a Mario Luzi se potevamo continuare un dialogo che a me sembrava mai interrotto. Dissi che mi interessava conoscere il punto di vista del poeta sul destino di un pianeta spaccato in due dall’abisso che separa il mondo dell’opulenza e dello spreco dall’universo dei dannati”: così Renzo Cassigoli raccontava la genesi del libro “Le nuove paure”, una conversazione con il poeta che prendeva le mosse dalla tragedia dell’11 settembre 2001.
Cassigoli ha pubblicato anche interviste e “conversazioni” con molti altri personaggi, tra cui Renzo Piano, Eugenio Garin e Giovanni Michelucci. (Ansa)
Impegnato nella difesa incondizionata di una informazione libera e indipendente
FIRENZE – “La scomparsa di Renzo Cassigoli mi addolora profondamente. Nel ricordarlo nei suoi tanti anni trascorsi alla guida della cronaca regionale de “l’Unità”, non posso fare a meno di tornare con la memoria ad una stagione della politica difficile, aspra, in certi momenti persino tragica, alla quale Renzo, io e tanti come noi hanno dedicato gran parte della loro vita”. Lo afferma il parlamentare europeo Leonardo Domenici (Pd), ex sindaco di Firenze.
“Acuto giornalista, intellettuale pronto a cogliere il significato più profondo delle trasformazioni sociali, impegnato nella difesa incondizionata di una informazione libera e indipendente, – continua Domenici – ha attraversato non solo come osservatore ma come protagonista oltre mezzo secolo della nostra storia. La passione con la quale ha partecipato alla lotta ed alle conquiste del movimento operaio e democratico, al dibattito all’interno della sinistra italiana, non gli ha mai fatto smarrire la sua indipendenza di giudizio e la sua libertà di pensiero”.
Le tante persone che hanno conosciuto Renzo conserveranno il ricordo del colto conferenziere, del brillante giornalista e dell’ottimo saggista. Porterà con me il ricordo di una persona leale, con le proprie convinzioni, ma anche disposto a riconoscere ed apprezzare le opinioni e le idee degli altri, il ricordo di un insostituibile amico”, così Leonardo Domenici nel telegramma alla famiglia in memoria di Renzo Cassigoli. (Adnkronos)