Il vice presidente vicario Guido Bossa sollecita gli organismi a definire le procedure per il dopo Iselli

Giornalisti pensionati: unità per uscire dalla crisi

Guido Bossa

ROMA – Il collega Ino Iselli, eletto presidente dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati al V congresso nazionale (Bergamo 9-11 gennaio 2011) ha rassegnato le proprie dimissioni nella seduta del Comitato esecutivo dello scorso 12 aprile, indicando, come da statuto (art. 10), il trasferimento delle funzioni, dei poteri e degli obblighi al sottoscritto, vice presidente vicario Guido Bossa, eletto dal congresso.

Come primo passo, ho immediatamente informato di quanto accaduto il presidente e il segretario della Fnsi e il presidente e il vice presidente dell’Inpgi, eletti nella stessa giornata dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto. Con essi ho già avuto un incontro per esaminare la situazione creatasi con le dimissioni di Iselli, poi confermate in una lettera indirizzata a Roberto Natale, presidente della Fnsi.
Saranno il Comitato esecutivo e il Consiglio nazionale a deliberare, nelle prossime settimane, la procedura necessaria per ricondurre a normalità la vita della nostra Unione. Mi appare chiaro, infatti, che quanto disposto dallo Statuto non è sufficiente, di per sé, a garantire a lungo la piena funzionalità degli organi dell’Unione in una situazione eccezionale come quella che dobbiamo fronteggiare.
Esprimo fin d’ora l’intenzione di assolvere con il massimo equilibrio le funzioni che mi vengono attribuite, d’intesa con gli Istituti della categoria e nel pieno rispetto delle delibere congressuali, promuovendo da subito un’ampia consultazione con i colleghi, da tenersi anche tramite questo sito web.

Nella seduta del Comitato esecutivo del 12 aprile tutti i presenti hanno reiteratamente invitato Iselli a soprassedere alla propria decisione, rinnovandogli stima e fiducia. Contrariamente a quanto è stato scritto, non ci sono state contestazioni nei riguardi dell’operato del presidente Iselli, che ha ritenuto di dover anticipare un passaggio di mano già preventivato per la conclusione del mandato congressuale.
In particolare, nessuno ha contestato ad Iselli atteggiamenti polemici verso l’Ordine nazionale dei giornalisti, che non hanno ragione di essere se non nella logica di una corretta dialettica fra colleghi.
E’ stata ribadita la naturale collocazione dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, organizzazione sindacale di base costituita nell’ambito della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e quindi in stretto collegamento con gli istituti della categoria, specialmente in una fase, come l’attuale, nella quale la crisi economica e le stesse politiche governative rischiano di compromettere l’autonomia e l’indipendenza dei professionisti dell’informazione nel nostro Paese.

E’ chiaro a tutti – e a me per primo – che le dimissioni di Ino Iselli, che negli scorsi anni, da presidente e insieme agli organi statutari, ha dato grande impulso alla vita dell’Unione conseguendo lusinghieri risultati, aprono una situazione di crisi che è interesse comune risolvere tempestivamente e in spirito di collaborazione.
Il Comitato esecutivo non si è espresso sulle dimissioni né poteva farlo; ha rispettato e rispetta la decisione del presidente Iselli, che ha voluto con il suo gesto dare conferma del disinteresse personale, dell’impegno e dell’abnegazione con cui ha guidato a lungo l’Unione, offrendoci un ulteriore contributo per il recupero dell’unità interna e per un convinto rilancio della nostra azione.

Guido Bossa

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