ALGHERO (Sassari) – “Le istituzioni sono in affanno a livello nazionale come nelle autonomie speciali, tra cui quella sarda, ma anche l’informazione patisce una fase di crisi, non solo di carattere tecnico o economico, nel tempo delle grandi trasformazioni”. Lo ha detto ad Alghero (Sassari) il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, durante la tavola rotonda “Partecipazione e democrazia istituzionale”, inserita nel XII congresso regionale delle Acli della Sardegna.
“I media – ha aggiunto Siddi – possono riscattarsi forse più in fretta, agganciandosi con tenacia alle linee guida della credibilità e del valore sociale dell’informazione, ne hanno bisogno soprattutto i cittadini e le popolazioni delle aree più deboli dei territori in crisi”.
L’informazione deve “mettere al centro la vita delle persone, della comunità sarda, della realtà, delle ansie e delle speranze. Se mancano l’ascolto, la comprensione e il racconto della realtà – ha spiegato – cade la speranza, cade il ruolo civile dell’informazione”.
Secondo il segretario del sindacato dei giornalisti, serve una democrazia partecipativa “per ricostruire e rigenerare l’autonomia e la Regione, da realizzare per noi e non soltanto da declamare. La politica autoreferenziale, fatta di chiacchiere e lotte per poltroncine e strapuntini è inutile e dannosa – ha detto Siddi – mentre ci troviamo davanti a una sfida alta: realizzare una nuova alleanza sociale sarda per cambiare pagina, fatta di lealtà e legalità, in discontinuità con la messinscena attuale. Serve un patto coi cittadini da parte di chi occupa posti di responsabilità pubblica”. (Agi)
Il segretario generale della Fnsi, ad Alghero, invoca le linee guida della credibilità e del valore sociale dell’informazione