POMEZIA (Roma) – Il giornalista Mario Gherarducci, storica firma del “Corriere della Sera”, è morto nella sua casa di Torvajanica, frazione di Pomezia, alle porte di Roma.
Nato a Reggio Calabria il 28 settembre 1933, si era trasferito con la famiglia a Napoli intraprendendo, a buoni livelli, la carriera sportiva di giocatore di pallanuoto. Nella città partenopea ha intrapreso anche la professione di giornalista, con il quotidiano “Roma”, diventando professionista dal 1° agosto 1957.
Nato a Reggio Calabria il 28 settembre 1933, si era trasferito con la famiglia a Napoli intraprendendo, a buoni livelli, la carriera sportiva di giocatore di pallanuoto. Nella città partenopea ha intrapreso anche la professione di giornalista, con il quotidiano “Roma”, diventando professionista dal 1° agosto 1957.
Nel 1962, chiamato da Gino Palumbo, si trasferisce a Milano, assunto nella redazione sportiva del Corriere della Sera. Una brillante carriera, quella in via Solferino, durata 44 anni, fino al 2006, nel corso della quale è stato anche caporedattore dal 1977 al 1985.
Grande appassionato di pallanuoto e pugilato, si fece contagiare dal calcio ai tempi del Napoli di Diego Armando Maradona. Da inviato ha seguito due mondiali di calcio e otto edizioni delle Olimpiadi estive e due invernali scrivendo, secondo un suo calcolo, oltre ottomila articoli.
Sposato con una ballerina di flamenco e chitarrista, ha avuto due figli: Giampaolo, che ha seguito le sue orme diventando giornalista per Mediaset, e Giorgio, che è uno dei componenti della Gialappa’s Band che, in occasione degli incontri internazionali di calcio, lo interpellava telefonicamente come esperto “serio”.
Sposato con una ballerina di flamenco e chitarrista, ha avuto due figli: Giampaolo, che ha seguito le sue orme diventando giornalista per Mediaset, e Giorgio, che è uno dei componenti della Gialappa’s Band che, in occasione degli incontri internazionali di calcio, lo interpellava telefonicamente come esperto “serio”.
Ha scritto i libri: “Olimpia amore mio: storia e personaggi dei Giochi olimpici moderni dal 1896 ai giorni nostri”, Edizioni Landoni, Legnano 1984 e “I giochi sono fatti. La storia, i personaggi e i risultati delle Olimpiadi dal 1896 ai nostri giorni”, Zelig, Milano 1996.