L’Assemblea del Tg4 ringrazia Fede e augura buon lavoro al nuovo direttore. Via anche le meteorine

Toti: “Il mio Tg4 non sarà berlusconiano”

Giovanni Toti

Michele Cassano

ROMA – “Non vedo perché dovrei rivolgermi al pubblico berlusconiano, se neanche più lo stesso Berlusconi pare rivolgersi al pubblico berlusconiano”. Giovanni Toti ha preso da ieri sera il timone del Tg4 e promette “molti cambiamenti” rispetto al ventennio di Emilio Fede.
Lasciato il suo ufficio, dove ieri si era barricato, l’ex direttore ha annunciato che andrà per una decina di giorni in vacanza. Poi, si può immaginare, tornerà alla carica per ottenere la conduzione di un suo rotocalco. Ora per la sua creatura si annuncia una piccola rivoluzione, che sembra seguire, con qualche mese di ritardo, le sorti della scena politica italiana.
Subito all’opera, Toti non ha perso tempo. Ha cancellato la rubrica di gossip “Sipario” con la pupilla di Fede, Raffaella Zardo, e messo mano alla conduzione, suscitando le prime proteste del cdr.
“Noi siamo pronti a qualsiasi cambiamento, ma gentilmente pretendiamo un piano editoriale”, scrive il sindacato interno in una nota, parlando di scelta che “mortifica le professionalità”. Per il direttore si tratta di “decisioni transitorie, in vista delle modifiche strutturali che arriveranno nei prossimi giorni”.
“E’ ovvio che tante cose cambieranno – spiega Toti all’Ansa – Quello di Fede era un one man show, ora dovremo trovare i conduttori e sceglieremo fuori e dentro la redazione”.
Nuova veste, senza le meteorine, e nuova linea editoriale. “Sarà un tg autorevole, attento ai grandi temi d’attualità – aggiunge il giornalista – Io non sono come Mentana che non va a votare. Io voto, ho le mie idee e le esprimerò, ma voglio fare un tg completo e credibile. Non nasconderemo nulla e daremo voce a tutti, d’altronde Confalonieri ha sempre detto che alla base di un’informazione autorevole c’é sempre la polifonia”.
Toti mantiene anche la direzione di Studio Aperto. “Sono prodotti molto diversi – prosegue – Studio Aperto ha un peso politico inferiore ed è rivolto ad un pubblico più giovane”. Ed ha anche ascolti superiori.
“Io guardo al successo di Quarto Grado – afferma il direttore -, che è riuscito ad andare oltre il pubblico che normalmente vede Rete 4. Spero cresca anche il Tg4″. Mediaset attende di vedere come andranno le cose, prima di prendere una decisione definitiva sulla guida delle testate. I tempi non sono chiari, ma pare difficile che Toti possa dirigere due notiziari per molto.
Per Studio Aperto è circolato il nome del vicedirettore di News Mediaset, Annalisa Spiezie. Salvo Sottile, conduttore di “Quarto Grado”, è stato più volte citato anche per il Tg4. C’é poi chi vede un futuro alla guida di un tg Mediaset per Augusto Minzolini, ma non sono molti a dare credito all’ipotesi. Almeno per ora.
Ancora aperto anche il capitolo Fede. Come ha spiegato uno dei suoi legali, Nadia Alecci, l’ex direttore del Tg4 spera “che i rapporti con l’azienda possano ripristinarsi con serenità”, dopo un licenziamento che l’avvocato ha definito “un filino esagerato nei modi e nei sistemi”. Non sembra scontato, però, che Fede ottenga la conduzione di un programma in seconda serata, che non rientrerebbe nelle strategie aziendali. (Ansa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *