
E’ quanto afferma la senatrice del Partito democratico, Teresa Armato, membro della commissione Antimafia in merito al procedimento giudiziario nei confronti degli autori del libro, pubblicato da Edizioni Cento Autori, che racconta le vicende del deputato Pdl ed ex coordinatore regionale, Nicola Cosentino, imputato di camorra.
“Agli autori Amato, Capezzuto, Castiglione, Crimaldi, Di Costanzo, Maradei, Papa, Pellegrino e Senatore – prosegue Armato – vittime di una vera e propria intimidazione giudiziaria non solo per la cifra chiesta per il risarcimento, un milione e 200 mila euro ma soprattutto per la pretesa del sequestro e della distruzione del libro, va la mia piena e convinta solidarietà”.
“La libertà di informazione è un pilastro fondamentale della democrazia e della legalità – conclude l’esponente Pd – e senza di essa un Paese non può dirsi libero. Proprio in questi giorni stiamo ascoltando in Commissione Antimafia esponenti della Federazione della stampa e dell’Ordine dei giornalisti e proseguiremo le audizioni trattando anche la vicenda in questione”.
Contro quella che autori ed editore denunciano come “una campagna di aggressione giudiziaria promossa nei nostri confronti dai familiari dell’ex sottosegretario all’Economia e coordinatore del Pdl in Campania”, oltre che “un attacco frontale al dovere-diritto di cronaca”, domani, giovedì 29 marzo, alle ore 17, la sede della Federazione Nazionale della Stampa ospiterà una conferenza stampa di denuncia degli autori de “Il Casalese”, ovvero Massimiliano Amato, Arnaldo Capezzuto, Giuseppe Papa (quasi tutti giornalisti precari) e Gianni Cerchia, storico e docente universitario.
Tra i partecipanti Enzo Colimoro, presidente dell’Associazione napoletana della stampa, Roberto Natale, presidente della Fnsi, e i deputati Antonio Di Pietro (Idv), Walter Tocci (Pd), e Flavia Perina (Fli).
Intanto, il prossimo 5 aprile si attende la decisione del giudice Anna Giorgia Carbone del Tribunale di Napoli in merito al ricorso ex art. 700 con richiesta di sequestro del volume e distruzione delle copie. Oltre al risarcimento milionario.
“La libertà di informazione è un pilastro fondamentale della democrazia e della legalità – conclude l’esponente Pd – e senza di essa un Paese non può dirsi libero. Proprio in questi giorni stiamo ascoltando in Commissione Antimafia esponenti della Federazione della stampa e dell’Ordine dei giornalisti e proseguiremo le audizioni trattando anche la vicenda in questione”.
Contro quella che autori ed editore denunciano come “una campagna di aggressione giudiziaria promossa nei nostri confronti dai familiari dell’ex sottosegretario all’Economia e coordinatore del Pdl in Campania”, oltre che “un attacco frontale al dovere-diritto di cronaca”, domani, giovedì 29 marzo, alle ore 17, la sede della Federazione Nazionale della Stampa ospiterà una conferenza stampa di denuncia degli autori de “Il Casalese”, ovvero Massimiliano Amato, Arnaldo Capezzuto, Giuseppe Papa (quasi tutti giornalisti precari) e Gianni Cerchia, storico e docente universitario.
Tra i partecipanti Enzo Colimoro, presidente dell’Associazione napoletana della stampa, Roberto Natale, presidente della Fnsi, e i deputati Antonio Di Pietro (Idv), Walter Tocci (Pd), e Flavia Perina (Fli).
Intanto, il prossimo 5 aprile si attende la decisione del giudice Anna Giorgia Carbone del Tribunale di Napoli in merito al ricorso ex art. 700 con richiesta di sequestro del volume e distruzione delle copie. Oltre al risarcimento milionario.