ROMA – Hanno occupato la redazione dal 28 dicembre scorso, contro la decisione dell’editore di sospendere l’uscita del giornale in edicola dall’inizio del nuovo anno. Adesso i giornalisti e i poligrafici di “Liberazione” avanzano la loro proposta “estrema” per la sopravvivenza.
L’hanno spiegata oggi in una conferenza stampa nella sede di viale del Policlinico. Questa “l’idea pazza”: una donazione mensile collettiva al Partito della Rifondazione comunista (socio unico della società editrice Mrc Spa) pari alla metà del costo lordo del lavoro.
Obiettivo: tornare subito a fare un giornale online e stampabile (formato pdf di 8 pagine).
Si tratta di una soluzione temporanea, spiegano dal comitato di redazione, assistito nell’elaborazione della proposta dai legali della Fnsi, che hanno messo a punto le modalità della donazione, ritenendola “del tutto praticabile e legittima”. La donazione sarebbe abbinata comunque ad un contratto di solidarietà per tutti i dipendenti al 60 per cento.
“L’editore – chiarisce una nota del cdr – verrebbe così a spendere per 35 persone quanto ha deciso di spendere per 6”.
Per aiutare poi i colleghi con gli stipendi più bassi, “l’assemblea occupante ha fondato una cassa comune di solidarietà, che redistribuirebbe il denaro, portando tutte le retribuzioni a 1.400 euro netti, uguali per tutti”.
Numerosi i messaggi di solidarietà arrivati alla redazione: dal prete genovese don Andrea Gallo, al giornalista Andrea Purgatori, l’americanista e fondatore de “il manifesto”, Sandro Portelli, e altre personalità del mondo della cultura, dell’associazionismo, del sindacato.
“La chiusura di un giornale è una ferita a tutta la democrazia e specialmente alla sinistra – sottolinea Portelli – La proposta dei lavoratori di Liberazione è una risposta creativa e solidale, contro il senso comune che ci viene imposto, fatto di conflitti fra lavoratori, fra generazioni, fra occupati e precari e disoccupati. E’ un gesto di intelligenza e di generosità che non può non essere ascoltato e sostenuto”.
Presente alla conferenza stampa di oggi anche Walter De Cesaris, del comitato politico nazionale del Prc: “La proposta mi sembra responsabile, forte e intelligente”.
Domani, la seconda e definitiva convocazione alla Regione Lazio per discutere la richiesta unilaterale di cassa integrazione presentata dall’azienda. La proposta dei dipendenti del giornale, invece, attende una risposta ufficiale dalla società editrice. (TmNews)
Sotto forma di donazione, è la proposta “estrema” per far uscire il giornale. La Fnsi: ”Del tutto praticabile e legittima”