ROMA – La nomina del nuovo direttore del Tg1 dev’essere “una soluzione condivisa da tutto il Cda: una scelta a maggioranza non sarebbe un buon viatico per garantire equilibrio e serenità alla redazione”. Lo dice, in una nota, il Cdr della testata ammiraglia Rai.
“Il minimo che si possa chiedere: uscire dalla paralisi con una scelta chiara. Il Tg1 non può più aspettare”, dice ancora la nota.
Il Cdr fa sue le parole del presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, contro i “condizionamenti paralizzanti” che danneggiano il servizio pubblico e che ritardano il necessario rilancio.
Per il Cdr i 50 giorni ad interim della direzione Maccari “hanno lasciato molti problemi irrisolti, da quello dei colleghi emarginati, ai molteplici incarichi concentrati nelle stesse mani, alle tecnologie ormai più che obsolete”.
Serve “una soluzione forte, un direttore che possa presentare al più presto il piano di rilancio della testata con una sua squadra, un gruppo dirigente del giornale che rappresenti tutte le sensibilità della redazione, per fare un giornale completo e pluralista con tutte le forze in campo”. (Agi)
Lo sostiene il Cdr del primo tg della Rai che auspica “una soluzione forte” per il rilancio della testata