
L’articolo de ”Il Fatto Quotidiano” sul figlio di Alemanno
ROMA – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e sua moglie, Isabella Rauti, hanno deciso di querelare “Il Fatto Quotidiano” per un articolo in cui viene citato il figlio, ancora minorenne.
“Le nove colonne in prima pagina, dedicate da ‘Il Fatto Quotidiano’ a nostro figlio – scrivono Alemanno e Rauti sul loro blog – sono il punto più basso toccato dalla polemica politico-giornalistica. Strumentalizzare nostro figlio per attaccare noi genitori è tanto più grave quanto è evidente l’assoluta inconsistenza delle illazioni contenute nell’articolo di quel giornale”.
Contro “una violazione grave che va in deroga a qualsiasi etica professionale e che, inevitabilmente, fa pensare ad una manovra politica e strumentale più che ad un dovere di cronaca” il primo cittadino della capitale e signora “hanno affidato allo studio Volo, specializzato nelle questioni che riguardano i reati di opinione e di informazione, la tutela dei diritti del minorenne Manfredi”, come rende noto un comunicato stampa della stessa famiglia Alemanno.
“È evidente, come si evince dalla stessa ricostruzione operata da ‘Il Fatto’, che nostro figlio, all’epoca appena quattordicenne, è stato un involontario testimone di un fatto gravissimo – si legge nel comunicato stampa – . Respingiamo in maniera netta e decisa l’insinuazione di aver tentato in qualche modo di insabbiare l’indagine: non avremmo potuto, non avremmo voluto, né ne avremmo avuto interesse. Basti, a questo proposito, una definitiva considerazione: l’autorità giudiziaria che ha proceduto alle indagini, non ha ritenuto rilevante il contributo testimoniale di nostro figlio né, tantomeno, quello nostro”.
E ancora: “Dopo la lettera inviata dalla signora Marida Lombardo Pijola, ci sono stati contatti tra i genitori dei ragazzi che hanno assistito all’episodio senza essere stati artefici della violenza – aggiunge il primo cittadino – . Questo dialogo si è concluso con un incontro avvenuto proprio a casa della signora Lombardo Pijola, incontro dove è apparso chiaro che i nostri figli non avevano alcuna responsabilità dell’accaduto, mentre, da parte di tutti, vi è stato l’auspicio che le indagini avessero il loro naturale sviluppo fino a punire ogni reato commesso. Abbiamo immediatamente e costantemente dimostrato la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie coinvolte, esprimendo la nostra fermissima condanna dell’accaduto. Proprio in base a queste considerazioni, oltre a tutelare i diritti del nostro figlio minorenne, abbiamo deciso di presentare querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti degli estensori dell’articolo e dei responsabili de ‘Il Fatto’”, conclude il sindaco.