PATTI (Messina) – La Procura della Repubblica di Patti ha aperto un’inchiesta sulla morte del giornalista William Castro, 37 anni, deceduto il 25 dicembre scorso. Il sospetto è gravissimo: omicidio colposo. La moglie del giornalista, Simona Lenzo, ha, infatti, presentato un esposto nel quale punta l’indice sul ritardo nel trasferimento del marito dall’Ospedale di Sant’Agata di Militello a quello di Patti.
Un ritardo sul quale la magistratura vuole vederci chiaro, tant’è che ha disposto la riesumazione della salma per l’autopsia, già fissata per il 26 gennaio, e l’invio di quattro informazioni di garanzia a tre medici e un infermiere dell’Ospedale di Sant’Agata di Militello.
La moglie del giornalista ha denunciato che il trasferimento del marito le era stato comunicato in serata e che, sebbene l’ambulanza fosse in attesa nel piazzale dell’ospedale, la corsa verso l’Ospedale Romeo di Patti sia iniziata soltanto alle 9.45, ovvero dopo ben 10 ore di attesa. Un tempo ritenuto lunghissimo dalla donna, che sostiene di aver ripetutamente sollecitato l’intervento dei medici perché il marito era privo di sensi. Intubato parecchie ore dopo, ha subito uno schock emorragico, tanto che la corsa verso Patti si è rivelata inutile.
Nato a Messina il 10 febbraio 1974, William Castro era iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia, dal 18 marzo 1994 nell’Elenco Pubblicisti e dal 10 settembre 2003 in quello Professionisti. Dopo l’esordio alla “Gazzetta del Sud”, aveva collaborato al “Giornale di Sicilia” e nelle emittenti locali “Radio Sicilia 1”, “Antenna del Mediterraneo” e “Onda Tv”. Da tempo collaborava con il quotidiano “La Sicilia”, presso il quale, soprattutto in estate, effettuava le sostituzioni ferie.
Un lavoro precario, come per tanti giovani che, non avendo santi in paradiso, si danno continuamente da fare tenendo sempre la schiena dritta, animati “solo” da una grande dignità. Il giorno di Natale era stato ricoverato d’urgenza per una gastroenterite.
Con l’apertura del fascicolo d’inchiesta, il sostituto procuratore Alessandro Lia dovrà accertare se, come denunciato dalla moglie, la causa del decesso sia da imputare al ritardo o ad eventuali omissioni nelle cure prestate all’Ospedale di Sant’Agata di Militello. La moglie Simona Lenzo vuole conoscere la verità: per amore del marito e del loro figlioletto di due anni, Hermann.
Su denuncia della moglie, la Procura di Patti vuole accertare eventuali ritardi: avvisi a tre medici e un infermiere