CROTONE – “Non leggo i giornali, pubblicano solo quello che dico io”. E’ un eloquente aforisma coniato nientemeno che da Napoleone III ad aprire “Dietro i media del Quarto Mondo – Nuova geopolitica della comunicazione” (Armando editore, p. 128, 11 euro), libro scritto dal giornalista romano, ma calabrese d’adozione, Rolando Belvedere, con prefazione di Franco Siddi.
E sarà proprio il segretario della Federazione Nazionale della Stampa a presentarlo, domani a Crotone, insieme al segretario regionale del Sindacato Giornalisti e componente dell’Esecutivo della Fnsi, Carlo Parisi.
L’iniziativa è promossa dal Club di Crotone del Rotary International ed avrà luogo, alle ore 18, nella sede di piazza Castello. “La nuova geopolitica della comunicazione” il tema dell’incontro-dibattito introdotto dal presidente del Rotary Club Crotone, Massimo Elia, cui seguiranno i saluti del sindaco Peppino Vallone, del presidente della Provincia, Stano Zurlo, e degli assessori comunale e provinciale alla Cultura, Piero Cotronei e Giovanni Lentini. Dopo l’intervento di Carlo Parisi, relazioneranno Franco Siddi (“Il ruolo del giornalista nei media internazionali”) e Rolando Belvedere (“Dietro i media del Quarto mondo”).
Il dibattito precederà le conclusioni tratte da Eugenio Farina, assistente del governatore Rotary Distretto 2100.
“Ecco, in molti Paesi la leadership politica vorrebbe trovarsi nella stessa situazione citata dall’imperatore francese. E fa di tutto per riuscirci – anticipa Rolando Belvedere – perché non bisogna disturbare il manovratore. C’è il capo di governo collezionista di mazzette, che trova insignificante la distinzione tra conti personali e statali. C’è pure il generale, l’oligarca che pensa di risolvere i problemi di opposizione politica eliminando i contestatori. Sono fatti tutt’altro che rari, denunciati da molti giornalisti indipendenti, che rischiano pesanti conseguenze nei loro Paesi appartenenti allo sprofondo dell’emarginazione meridionale di Africa, Asia e Caraibi”.
Riflessioni e analisi ad ampio spettro, quelle che animano il saggio di Belvedere: “Gran parte degli oltre 805 milioni di esseri umani, 522 milioni in Africa, 274 milioni in Asia e 9 milioni nei Carabi, subiscono molta propaganda e poca informazione proprio per la pressione e il tentativo di dominio dell’esecutivo sui media nazionali. Ma non solo. Per questi esseri umani il cibo è una conquista, l’energia elettrica un regalo e l’istruzione un privilegio. Capita allora che, a migliaia, emigrino verso l’opulento Primo Mondo visto alla tv, sui giornali su internet. Eppure i loro Paesi sono ricchi di giacimenti petroliferi, hanno enormi riserve minerarie e materie prime, peccato però che queste siano considerate un bene privato dalle oligarchie governative. Diventate refrattarie e crudeli verso i giornalisti, spesso imbavagliati e uccisi, perché denunciano intrallazzi e corruzione e non vogliono farsi dettare l’agenda dal potere politico: Africa e Asia hanno molti Anna Politkovskaja”.
Nel volume di Belvedere si ritrova, insomma, una fotografia dettagliata dei media del Quarto Mondo con le loro contraddizioni, le relazioni con i media del Primo Mondo, gli interessi tutelati, le tecniche di manipolazione e la competizione anche mediatica dei vecchi e nuovi colonizzatori.
“Tra questi la Cina, l’India soprattutto, – fa notare l’autore – per non dire dei molti Paesi islamici estremisti che estendono inesorabilmente la rete del proselitismo religioso in Africa e Asia. Con queste premesse, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo rimane solo una dichiarazione, estrema elemosina alla desolazione di molti Paesi”.
L’autore
Rolando Belvedere classe 1954, romano, giornalista e scrittore. Laureato in Giurisprudenza con una tesi in diritto commerciale è stato assistente presso l’Università di Roma. Ha lavorato in quotidiani e periodici. E’ opinionista sulla rete televisiva RTI e scrive sul Quotidiano della Calabria.
Nel 2006 ha curato l’ufficio stampa del Premio scientifico internazionale Pitagora. Nel 2008 ha ideato e realizzato Biblionews periodico culturale del comune di Crotone. E’ intervenuto su diverse questioni di politica economica dedicando specifiche monografie al Mezzogiorno d’Italia.
Nella divulgazione ha esordito con Cosa fare per chi è arrestato (Seac editore), Diritti e doveri dei detenuti prefato da Guido Gonella, Armando editore, e, per lo stesso editore, ha curato l’appendice sui reati sessuali al volume Donne, crimine e criminologia di Carol Smart.
Nel 2009 ha pubblicato Essere cittadini, dizionario minimo delle regole del vivere insieme prefato da Franco Bile, presidente emerito della Corte costituzionale, CSA editrice.