Il presidente Marina Cosi rassicura i giornalisti: “La previdenza complementare esce avvantaggiata dalla Manovra”

“Cari colleghi, il nostro Fondo tiene testa alla crisi”

Marina Cosi

ROMA – Cari Colleghi, innanzitutto affettuosi auguri di buone feste, sereni e piacevoli, nell’auspicio che il 2012 sia per tutti un anno positivo. Da molti punti di vista lo sarà anche per la nostra previdenza complementare di categoria che, come tutti i fondi pensione, esce avvantaggiata dalla manovra governativa: il “decreto Salva Italia” esclude, infatti, soltanto i fondi dall’aggravio del bollo che colpisce ogni altro strumento finanziario.
Il che va ad aggiungersi a norme preesistenti già di per sé favorevoli come la deduzione totale per i versamenti, vostri e del datore di lavoro sino a 5.164,57 euro annui, e un’imposizione fiscale sulle prestazioni dell’11% che nel tempo scende al 9%.
Entro fine gennaio avremo i dati relativi all’anno che sta per finire, ma posso anticiparvi che il nostro Fondo ha tenuto testa agli effetti della crisi sui mercati azionari e obbligazionari, soprattutto con il comparto più prudente (storia a parte ha il Garantito con un rendimento assicurato pari alla rivalutazione del Tfr), che raccoglie i due terzi degli iscritti e che con i dati di dicembre sembra mantenersi in pari o potrebbe addirittura approdare in territorio lievemente positivo.
Nel frattempo la nostra lunga marcia per ottenere dalle autorità vigilanti il via libera all’erogazione delle rendite pensionistiche da parte dell’Inpgi si è conclusa positivamente. Anche l’Antitrust, dopo Covip e Ministero del Lavoro, ha dato parere favorevole il 13 dicembre scorso. È una opportunità che, rispettando la totale autonomia del Fondo, consentirà ai colleghi di fruire di una pensione complementare più favorevole in quanto l’Inpgi, a differenza delle compagnie assicuratrici, farà pagare i soli costi vivi della gestione senza lucrarci sopra.
Altre iniziative sono ancora in itinere quale più avanzata e quale meno, poiché le parti costituenti, ossia Fnsi e Fieg, non hanno ancora trovato un accordo: la possibilità di accogliere nel Fondo anche i figli minori dei soci, l’accesso dei colleghi free-lance, la portabilità totale. Certo, una spinta potrebbe giungere da qualche iniziativa pilota, se per esempio, in qualche realtà, anche non aderente alla Fieg, sindacato e azienda siglassero accordi in sede di integrativo.
Cari Colleghi, rinnovo a voi ed alle vostre famiglie i migliori auguri a nome dell’intero Consiglio di amministrazione e degli Uffici. Da parte mia, mi spingo ad anticipare gli auguri anche per i Natali a venire poiché, con la prossima primavera, si concluderà il mio terzo ed ultimo mandato presso questo nostro Fondo.

Il presidente del Fondo di pensione complementare dei giornalisti

Marina Cosi

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