Il Consiglio nazionale della Fnsi al Governo: “Si sblocchino i contributi ai due giornali del Friuli Venezia Giulia”

“Primorski Dnevnik” e “Novi Matajur”: i fondi subito

ROMA – La Federazione Nazionale della Stampa è da sempre impegnata nella tutela della pluralità dell’informazione. Purtroppo sono innumerevoli i casi in cui ha dovuto alzare la voce per opporsi alla soppressione delle altre voci, libere; per scongiurare, cioè, la chiusura di giornali che sono espressione delle comunità più piccole o periferiche.
Tra questi ci sono anche quelli della comunità slovena che vive in Friuli Venezia Giulia, in primis il quotidiano “Primorski Dnevnik”, uno dei pochi quotidiani non di  lingua italiana che si pubblicano nel nostro Paese.
E’ per questo motivo che il Consiglio nazionale della Fnsi apprende con viva preoccupazione la notizia che per il “Primorski Dnevnik” e per il settimanale “Novi Matajur” i contributi statali siano “rimandati” per accertamento tecnico. La causa? Secondo ipotesi, oggetto di verifica, il quotidiano e il periodico sono accusati di far parte della stessa azienda. Peccato che i proprietari di questi due giornali siano due cooperative di migliaia di persone (lettori, giornalisti e dipendenti).
E’ davvero sconcertante che queste due cooperative siano trattate alla stregua di società di capitale che incrociano i loro affari, mentre si tratta solo di lettori soci che sostengono entrambi i giornali.
Il Consiglio nazionale della Fnsi chiede che il governo si impegni a sbloccare immediatamente i fondi per il “Primorski Dnevnik” e il “Novi Matajur” (i dipendenti di quest’ultimo sono da due mesi senza stipendio), così come per le altre voci, “deboli”, ma necessarie, del pluralismo informativo italiano.

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