
Enrica Cefaratti

Filippo Massari
CASSINO (Frosinone) – “Sarebbe opportuno, giusto e conveniente che la Regione Molise ritirasse la querela contro la Rai di Campobasso, trascinata in tribunale per aver inserito nella rassegna stampa un quotidiano non gradito alla politica”. Lo affermano la Fnsi e l’Assostampa Molise denunciando che “quella che si sta consumando a Cassino è una vicenda paradossale, che appartiene a tempi e modi di concepire la cosa pubblica ci auguriamo passati”.
“Un potere che così si fa casta – afferma il sindacato dei giornalisti – si arroga, dunque, il diritto non solo di citare in giudizio le testate che raccontano fatti poco chiari e di interesse pubblico, ma pretende anche l’oscuramento delle stesse attraverso la censura preventiva. La presunta lesa onorabilità dell’ente pubblico, un concetto tutto nuovo nel nostro ordinamento, viene pagata dai cittadini che si troveranno a sopportarne i costi, sicuramente di alcune decine di migliaia di euro, per un procedimento che, ripetiamo, è incomprensibile e di cui nessuno sente la necessità”.
Fnsi e Assostampa Molise chiedono, quindi, alla nuova giunta regionale del Molise, “in linea con il nuovo corso aperto in Italia”, di “tornare sui passi dei predecessori ed impieghi le cospicue risorse delle spese legali per migliorare i servizi ai cittadini”.
Il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi e il presidente dell’Assostampa del Molise, Giuseppe di Pietro, saranno, domani, a Cassino, alle ore 10, in occasione della nuova udienza, per ribadire “la valenza nazionale della vicenda e la vicinanza ai colleghi Filippo Massari ed Enrica Cefaratti, citati in giudizio per aver svolto il loro lavoro con deontologia e senso del dovere”.