La nuova ipotesi investigativa si ispira all”appunto 21” di Pasolini, mai trovato, ma riportato ai Pm di Palermo da Dell’Utri

Delitto De Mauro: un filo lo lega a quelli di Mattei e Pasolini?

Mauro De Mauro

PALERMO – Il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito di una nuova indagine aperta dalla procura di Palermo sulla morte del giornalista Mauro De Mauro. Gli investigatori stanno cercando di capire se c’é un filo tra il delitto De Mauro e gli omicidi di Enrico Mattei e Pier Paolo Pasolini.
L’inchiesta sull’omicidio De Mauro, relativa ai mandanti dell’omicidio e parallela a quella a carico del boss Totò Riina, poi assolto, è condotta dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dal Pm Sergio De Montis.
La necessità di ascoltare dell’Utri nasce da una dichiarazione da lui fatta nel marzo del 2010. Allora il senatore rivelò di avere potuto leggere il cosiddetto “appunto 21”, un capitolo del romanzo “Petrolio” in cui Pasolini ricostruiva, usando degli pseudonimi per i protagonisti, i retroscena sulla morte dell’ex presidente dell’Eni Enrico Mattei, deceduto in un incidente aereo nel ‘62, e ricollegava la scomparsa di Mattei al delitto del cronista de “L’Ora”, Mauro De Mauro, sequestrato e ucciso a Palermo nel ‘70.
Dell’Utri, che non avrebbe poi più avuto la disponibilità dello scritto di Pasolini, solo mostratogli, riferì un’intuizione avuta dallo scrittore sul collegamento tra i due delitti. Ieri ai Pm di Palermo, che stanno indagando per accertare se esista un unico filo che lega le tre morti, Dell’Utri avrebbe riferito quanto scritto da Pasolini nell’appunto mai ritrovato.
L’ipotesi investigativa, molto suggestiva, ispirata alle intuizioni di Pasolini, è che Mattei sarebbe stato eliminato per la sua politica petrolifera, non condivisa dal suo vice Eugenio Cefis, e che De Mauro, incaricato dal regista Rosi di ricostruire gli ultimi giorni del presidente dell’Eni, si sarebbe avvicinato a questa verità e perciò sarebbe stato ucciso. Una verità che faceva paura a tanti, intuita da Pasolini, e che anche allo scrittore sarebbe costata la vita. (Ansa)

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