Ars, Odg e Gruppo Cronisti Veneti preoccupati dopo l’irruzione dei carabinieri in casa di Lucio Eicher Clere

La querela giustifica la perquisizione domiciliare?

Lucio Eicher Clere

Daniele Carlon

VENEZIA – L’Ordine e il Sindacato dei giornalisti del Veneto, con il Gruppo cronisti veneti esprimono preoccupazione per l’ennesima perquisizione a carico di un collega. Cinque carabinieri (due in divisa e tre in borghese) hanno perquisito l’abitazione di Lucio Eicher Clere, corrispondente de Il Gazzettino da Costalta di Cadore.
La procura di Venezia ha ipotizzato il reato diffamazione (art. 595 Cp) dopo la querela presentata dal presidente delle Regole di Costalta di Cadore, dando mandato ai carabinieri di sequestrare tutti i computer e le chiavette usb in uso al collega quali strumenti necessari per la propria attività, impedendogli di fatto di continuare a lavorare.
Senza entrare nel merito della vicenda, Ordine, Sindacato e Gruppo cronisti si appellano a quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo che, più volte, si è pronunciata contro perquisizioni e sequestri ai giornalisti a tutela della libertà e autonomia dell’informazione.
Ordine dei giornalisti, presieduto da Gianluca Amadori, Sindacato dei Giornalisti del Veneto, guidato dal segretario Daniele Carlon, e Gruppo cronisti veneti, presieduto da Ugo Dinello, chiederanno alla Procura generale e alla Procura di Venezia un immediato confronto. Il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, nel ribadire piena fiducia nell’operato della magistratura, ha espresso “sorpresa e preoccupazione” per quanto accaduto, auspicando che “sul caso si faccia al più presto la necessaria chiarezza”.

IL COMMENTO DEL GRUPPO CRONISTI VENETI
I 5 carabinieri (5!!!) si sono presentati a casa di Lucio Eicher Clere, corrispondente del Gazzettino dal Comelico alle 6.20 di venerdì mattina. L’hanno tirato giù dal letto, gli hanno ribaltato la casa, gli hanno aperto tutti i libri e sequestrato tutti i computer e le chiavette usb. Ordine del pm veneziano Giorgio Gava. Motivo? “Reato di cui aLl’articolo 595 cp”. Diffamazione!!! Per una querela per diffamazione hanno portato via tutti gli apparati elettronici a un giornalista impedendogli di continuare a svolgere la sua attività di cronista!!!
Cos’è successo. Lo scorso inverno Lucio Eicher Clere ha scritto sul Gazzettino che la bacheca dell’Ente Regole di Costalta era stata imbrattata dalla scritta “Vergogna” dopo che erano stati pubblicati i compensi al presidente dell’ente, pubblicando la foto.
Il presidente ha a sua volta bellamente asserito che la notizia era falsa, che la foto era ritoccata e ha querelato il cronista.
Ora un pm può chiedere al cronista di produrre la famosa foto, farla analizzare, chiedere una lista di testimoni che hanno visto la scritta (Eichere Clere ne ha una decina).
No. La Procura di Venezia (competente dato che il Gazzettino è stampato a Mestre) ha ordinato la perquisizione personale, domiciliare e il sequestro di tutti i supporti elettronici. Il tutto in barba alla sentenze della Corte Europea che hanno sancito l’inviolabilità delle fonti giornalistiche.
Lucio Eicher Clere è “zittito” fino al dissequestro dei suoi computer.

Se facciamo passare la logica che i cronisti possono essere zittiti con una denuncia per diffamazione da ogni amministratore che viene criticato possiamo dire addio alla democrazia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *