Il 2 novembre, a Palazzo Vecchio, Mondadori presenta la collana dedicata al grande giornalista e scrittore

Passano per Firenze “I Meridiani” di Tiziano Terzani

Tiziano Terzani

FIRENZE – Giornalista “per caso” dopo anni di lavoro alla Olivetti, Tiziano Terzani dal 1969 è stato uno dei più precisi e coinvolti corrispondenti dall’Asia, inviato speciale di diverse testate, dal “Corriere della Sera” a “Der Spiegel”, testimone di varie guerre e profondamente pacifista.
L’enorme mole del suo lavoro è stata riunita da Mondadori nella collana “I Meridiani” e sarà presentata a Firenze, a Palazzo Vecchio, mercoledì 2 novembre, alle ore 18, nel Salone dei Cinquecento, alla presenza tra gli altri del sindaco Matteo Renzi e della vedova di Terzani, Angela Staude.
In particolare Mondadori dedica due volumi a Terzani. Il primo volume, in libreria da qualche mese, presenta le opere fino al 1992. Il secondo volume, adesso in uscita, comprende invece la produzione letteraria più recente. I volumi sono curati da Alen Loreti, giovane studioso che da diversi anni si dedica all’opera e al messaggio dello scrittore e giornalista. Alla presentazione interverrà, oltre allo stesso Loreti, gli storici Franco Cardini e Gian Carlo Calza. I lavori saranno coordinati da Renata Colorni.
Nella prima parte dei Meridiani si trovano gli articoli apparsi tra il 1966 e il 1970 su “L’astrolabio”, prima che il giornalismo diventasse per Terzani professione e missione. Ai due libri sul Vietnam, “Pelle di Leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972 – 1973” (1973) e “Giai Phong! La liberazione di Saigon” (1976), seguono “La porta proibita” (1985), in cui Terzani parla del suo lungo soggiorno in Cina conclusosi con l’arresto per “attività controrivoluzionaria” e l’espulsione; e “Buonanotte signor Lenin” (1992), testimonianza del crollo dell’impero sovietico.
Il secondo volume si compone di quattro testi: “Un indovino mi disse” (1995), forse il suo libro più “popolare” ed “esistenziale” in cui il cronista sceglie di dare ascolto a una profezia e la trasforma in un’occasione per guardare il mondo da un’altra prospettiva; “In Asia” (1998), raccolta di articoli che, da metà anni ‘80 a metà anni ‘90, abbracciano la storia di un continente raccontata con la voce “orientale”, esente da ogni stereotipo, del grande reporter; “Lettere contro la guerra” (2002), la prima tappa del suo “pellegrinaggio di pace” dopo l‘11 settembre 2001; e, infine, “Un altro giro di giostra” (2004), ancora un viaggio, ma questa volta interiore e spirituale, alla ricerca di una cura per un “male incurabile”, che per l’ennesima e ultima volta diventa per Terzani occasione di riflessione sull’esistenza. (Adnkronos)

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