La Coop, che controlla al 51% la “Ste srl”, editrice de “il Giornale della Toscana”, creata “solo per accedere ai fondi”

Nuova Editoriale: “scatola vuota” con dentro “il Giornale”

Denis Verdini

FIRENZE – Per la Procura di Firenze è una “scatola vuota” la cooperativa “Nuova Editoriale di Prato” che controlla la “Società toscana di edizioni” (Ste), a cui si deve la pubblicazione de “il Giornale della Toscana”, venduto in abbinamento con “il Giornale”, ed è frutto di un’operazione cartolare che l’ha costituita appositamente per poter accedere ai contributi per l’editoria.
Ne sono convinti gli inquirenti che indagano per truffa ai danni dello Stato una ventina di persone, tra cui l’onorevole Denis Verdini, coordinatore del Pdl, fondatore nel 1998 del quotidiano fiorentino e “dominus”, fino ad oggi, di tutta l’operazione.
Secondo i pm è dimostrabile che la cooperativa “Nuova Editoriale” di Prato, che controlla al 51% la “Ste srl”, non ha mai svolto attività secondo l’oggetto sociale, e che i suoi soci vi hanno impiegato denaro fornito dal costruttore Roberto Bartolomei, amico di Verdini e socio di Riccardo Fusi, figure già emerse nelle inchieste scaturite da quella sui Grandi Appalti.
Le indagini e gli accertamenti sui documenti dimostrerebbero che la “Nuova Editoriale” ha operato solo con la “Ste”, emettendo comunque rarissime fatture, e senza realizzare iniziative.
In compenso però, grazie alla copertura formale di questa coop sua controllante, la “Ste” ha ricevuto fondi statali per 10 mln e 892.000 euro dal 2005 ad oggi; 17 milioni in totale risalendo al 2001, anno di costituzione della coop “Nuova Editoriale”. (Ansa).

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