Lo dice Michele Santoro, intervistato da “Vanity Fair”, alla vigilia dei suoi “Comizi d’amore”: debutto il 3 novembre

“Ai vertici Rai dei ‘signorsì’: sono incapaci e si vede”

Michele Santoro

ROMA – “Mi sembra straordinario che già 50 mila persone, – ma vedrà che andiamo verso le 100 mila – dopo aver pagato il canone Rai, spendano 10 euro per vedere me. Che cosa fa Bersani, come si sintonizza con queste persone? E che cosa potrebbe accadere se si telefonassero con Di Pietro, Vendola, Casini, Fini, se andassero dal presidente della Rai Garimberti e gli chiedessero di mettermi in onda? Ma non succederà: non è alla loro portata, non sono capaci di fare queste cose normali. Questi sono soli, e lontanissimi dalla vitalità, dall’effervescenza dei giovani che tornano in strada, che protestano davanti alle banche, per esempio. Non credo che Bersani abbia alcun contatto con queste realtà. Ognuno di loro va per la sua strada e si considera autosufficiente. La verità è sotto gli occhi: i politici non li vuole sentire nessuno”.
Alla vigilia della partenza della sua nuova trasmissione, “Comizi d’amore” – il 3 novembre su Sky, sulle Tv locali, sul Web – Michele Santoro spiega a “Vanity Fair”, che gli dedica la copertina in edicola dal 19 ottobre, la portata del suo progetto.
Rispetto alla politica, ma anche rispetto alla Tv, e alla Rai, che ha lasciato quando ha detto addio alla conduzione di Annozero.
“Hanno messo ai vertici dei‘signorsì’: sarebbe divertente – aggiunge – vedere che cosa succederebbe se tutti i produttori di format andassero alle Bahamas per un po’ e la televisione la facessero gli attuali dirigenti Rai: andrebbe in onda il segnale orario, forse solo il monoscopio. Sono incapaci, per questo ricorrono agli esterni: la Tv che si fa assomiglia ai dirigenti che ci sono”.

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