MILANO – Tragedia nel mondo del giornalismo. Pier Luigi Todisco, 52 anni, redattore della Gazzetta dello Sport, è stato travolto e ucciso da un camion mentre, in sella alla sua bicicletta, era appena uscito di casa per recarsi al giornale.
L’incidente è avvenuto in viale Sarca, che Pier Luigi percorreva quotidianamente prima di tuffarsi nello stressante lavoro di redazione. Un ecuadoriano di 49 anni, che si trovava alla guida del mezzo, è indagato per omicidio colposo, ma ancora la dinamica dell’incidente è tutta da chiarire.
Non è escluso, infatti, che all’origine dell’incidente possa esserci una forte raffica di vento che avrebbe fatto sbandare il ciclista finito, poi, sotto le ruote del camion.
Nato a Torino il 9 luglio 1959, ma milanese di adozione, laureato in Lingue e letterature straniere moderne all’Università Statale di Milano, Pier Luigi aveva iniziato la sua carriera da freelance, collaborando con La Domenica del Corriere, Amica e Il Mondo. Proprio in quest’ultimo era stato assunto come praticante, nel 1987, nella redazione degli esteri. Giornalista professionista dal 11 luglio 1989, nel 1996 era approdato alla Gazzetta dello Sport.Esperto di calcio, si era occupato di serie A e B, doping, violenza negli stadi ed iniziative speciali, come il “Magic Campionato”.
Un lavoro che, negli ultimi anni, aveva rivitalizzato lasciando la carta stampata, che non riusciva a dargli più stimoli, per l’edizione on line della rosea. Un’avventura nuova che lo vedeva protagonista, scrupoloso e competente, nelle cronache della serie B di calcio.
Sindacalmente impegnato a favore della categoria dei giornalisti, negli anni Novanta era stato eletto consigliere nazionale della Casagit e si occupava di salute e sicurezza soprattutto in materia di corretta applicazione della “legge 626”.
Pier Luigi Todisco lascia la moglie Francesca e i figli Riccardo e Marcella.