Il giornale (con oltre 2 milioni e mezzo di euro l’anno di contributi pubblici) riparte con 8 pagine e tre giornalisti

L’Avanti: un nuovo direttore per il dopo Lavitola

Valter Lavitola

ROMA – L’Avanti! tornerà in edicola martedì prossimo. La foliazione resta di 8 pagine, ma la redazione sarà ridotta (da cinque a quattro componenti). E, soprattutto, avrà un nuovo direttore responsabile al posto di Valter Lavitola: il 32enne Simone Chiarella, che fino a qualche giorno fa era redattore ordinario. Si ritroveranno tutti nei locali di via del Corso 117 a Roma, al secondo piano per preparare il menabò e pensare ai titoli.
“Abbiamo solo voglia di riprendere a lavorare e lasciarci alle spalle le vicende giudiziarie del nostro ex direttore”, dice all’Adnkronos Dario Borriello, uno dei giovani giornalisti della storica testata del Psi. Gli fa eco Chiarella: “Condivido le parole di Dario, almeno ci proviamo”.
Allo stato, dunque, la redazione è formata dal neo direttore e due redattori che faranno la “cucina” come si dice in gergo. Resta l’incognita di Maria Stella Buccioli, moglie di Lavitola, anche lei giornalista professionista: la sua scrivania è rimasta vuota dal giorno in cui la bufera giudiziaria ha travolto il marito.
Ad agosto, assicurano, il giornale è rimasto chiuso per un mese come l’anno scorso, per la pausa estiva. Quando poi tutto è precipitato con l’articolo di “Panorama” che ha fatto scoppiare il caso, la redazione è stata presa dallo sconforto e dall’incertezza. Nessuno si è fatto sentire, a cominciare da Lavitola. Il 31 agosto tutti sono tornati in ufficio per lavorare al numero in uscita il giorno dopo, ma ormai la situazione era diventata complicatissima.
Lavitola viene sospeso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio e l’Avanti! non va più in edicola. I soci della cooperativa a responsabilità limitata, proprietaria della testata, la “International Press”, si sono riuniti (presente anche la Buccioli) e hanno revocato a Lavitola l’incarico di amministratore unico e di socio. “L’Avanti! non è Lavitola, non si identifica con il suo ex direttore, Lavitola è innocente fino a prova contraria e se ha sbagliato, toccherà a lui risolvere i problemi con la giustizia”, fanno notare i lavoratori del quotidiano socialista.
Ora spetterà al nuovo amministratore capire quali risorse sono a disposizione del giornale per garantirgli la sopravvivenza. Anche l’Avanti! riceve soldi dallo Stato sotto forma di contributi pubblici (più di due milioni e mezzo di euro all’anno) legati ad alcuni parametri precisi, come la regolarità delle uscite in edicola.

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