Le autorità vietano a cronisti, fotografi e operatori di documentare l’odissea dei passeggeri di un traghetto tunisino

Porto di Genova “off limits” per i giornalisti

traghetto tunisino

GENOVA – Un migliaio di passeggeri prigionieri su un traghetto e protagonisti di una odissea in mare a causa di una serie di guasti che le autorità hanno vietato a giornalisti, video e fotogiornalisti di documentare. E’ quanto accaduto, stamane al Porto di Genova, all’arrivo del traghetto tunisino “Habib” al molo della Msc.
Il traghetto, diretto a Marsiglia, è dirottato su Genova per via dei guasti al sistema di condizionamento ed all’impianto idrico. I circa mille passeggeri non hanno accettato il rimborso di 60 euro offerto dalla compagnia di navigazione “Tunisia Ferries” rifiutandosi, quindi, di scendere per raggiungere la Francia in pullman.
L’Associazione Stampa Ligure denuncia che la protesta dei passeggeri è stata neutralizzata impedendo i contatti con i cronisti tenuti fuori dall’area di arrivo. Fortunatamente, i giornalisti sono, però, riusciti a garantire il diritto di cronaca “aggirando, con la fantasia, ogni ostacolo” scalando una grata per comunicare con alcuni passeggeri in attesa di ottenere il rimborso del biglietto.
Un atteggiamento assurdo – denuncia il sindacato dei giornalisti – quello assunto dall’autorità di pubblica sicurezza che ha coinvolto i media e i passeggeri, in larga parte cittadini nordafricani, privati del diritto di esprimere le loro opinioni su quanto era loro accaduto.

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