ROMA – Le Teche della Rai partecipano alla 68ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia con due coproduzioni. Si tratta di due documentari d’autore presentati nella sezione “Controcampo italiano”.
“Dai nostri inviati a Venezia, 1968-1979” è il secondo documentario realizzato da Rai Educazione per il canale Rai Storia con la collaborazione delle Teche, a cura di Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori e Davide Savelli, in cui si raccontano i complessi anni in cui la mostra di Venezia non prevedeva il concorso, travolta dalla contestazione studentesca e dalle lotte sindacali del mondo del cinema e la sua progressiva evoluzione verso il modello ancora attuale.
I due grandi protagonisti di queste cronache d’altri tempi sono Carlo Mazzarella e soprattutto Lello Bersani: il repertorio delle teche ripropone spezzoni mai più utilizzati in cui si scoprono interviste e dichiarazioni spesso surreali di grandi protagonisti dello spettacolo come Carmelo Bene, dei direttori della mostra del tempo come Carlo Lizzani, in una serie di immagini incredibilmente rappresentative del clima degli anni Settanta.
La novità di quest’anno è il riversamento e il restauro effettuato in via sperimentale dalle teche presso il Centro di Produzione Rai di Torino, con sofisticate apparecchiature tecnologiche, che consente di vedere il documentario in HD, determinando un incredibile effetto di qualità in termini di profondità e di risoluzione delle immagini in bianco e nero, tutte provenienti da pellicole originali in 16 e 35mm.
La proiezione del documentario realizzato con Educational è fissata l’8 settembre, alle ore 17, nella sala Volpi. L’altra collaborazione della Direzione teche riguarda il documentario “Pivano Blues”, della giornalista del Tg3 Teresa Marchesi, coprodotto da Regione Lombardia e Ministero dei Beni Culturali. Il documentario si basa sui diari della Pivano, su un piccolo patrimonio di filmati inediti relativi a conversazioni e incontri con grandi della Beat Generation e della controcultura anni ’60-’70 e sul grande contributo delle Teche Rai.
I due grandi protagonisti di queste cronache d’altri tempi sono Carlo Mazzarella e soprattutto Lello Bersani: il repertorio delle teche ripropone spezzoni mai più utilizzati in cui si scoprono interviste e dichiarazioni spesso surreali di grandi protagonisti dello spettacolo come Carmelo Bene, dei direttori della mostra del tempo come Carlo Lizzani, in una serie di immagini incredibilmente rappresentative del clima degli anni Settanta.
La novità di quest’anno è il riversamento e il restauro effettuato in via sperimentale dalle teche presso il Centro di Produzione Rai di Torino, con sofisticate apparecchiature tecnologiche, che consente di vedere il documentario in HD, determinando un incredibile effetto di qualità in termini di profondità e di risoluzione delle immagini in bianco e nero, tutte provenienti da pellicole originali in 16 e 35mm.
La proiezione del documentario realizzato con Educational è fissata l’8 settembre, alle ore 17, nella sala Volpi. L’altra collaborazione della Direzione teche riguarda il documentario “Pivano Blues”, della giornalista del Tg3 Teresa Marchesi, coprodotto da Regione Lombardia e Ministero dei Beni Culturali. Il documentario si basa sui diari della Pivano, su un piccolo patrimonio di filmati inediti relativi a conversazioni e incontri con grandi della Beat Generation e della controcultura anni ’60-’70 e sul grande contributo delle Teche Rai.
Indimenticabili le immagini della Pivano con Jack Keruac e le sue pungenti interviste trasmesse in tanti programmi della Rai nel corso degli anni.
Il film documenta il lavoro di capitale importanza svolto da Fernanda Pivano nella formazione umana e creativa di tanti artisti come Jovanotti, Abel Ferrara, Vasco Rossi, Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Morgan, Pfm, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Fabrizio De André, Jay Mc Inerney, Erica Jong, Patti Smith, Lou Reed, oltre all’amica di sempre Dori Ghezzi.
A rendere omaggio a questa donna speciale anche Luciana Littizzetto che legge alcuni i brani tratti dai Diari, accompagnata da Paolo Maria Noseda. “Sono prodotti che valorizzano ed esaltano l’importanza dell’archivio televisivo della Rai per ricostruire la storia del cinema e della cultura non soltanto del nostro Paese”, sottolinea il direttore di teche Rai Barbara Scaramucci, auspicando che l’azienda trovi maggiori risorse da investire nel recupero della parte di archivio ancora conservato su pellicola e che rappresenta un autentico pezzo di immagini della storia del Novecento.
A rendere omaggio a questa donna speciale anche Luciana Littizzetto che legge alcuni i brani tratti dai Diari, accompagnata da Paolo Maria Noseda. “Sono prodotti che valorizzano ed esaltano l’importanza dell’archivio televisivo della Rai per ricostruire la storia del cinema e della cultura non soltanto del nostro Paese”, sottolinea il direttore di teche Rai Barbara Scaramucci, auspicando che l’azienda trovi maggiori risorse da investire nel recupero della parte di archivio ancora conservato su pellicola e che rappresenta un autentico pezzo di immagini della storia del Novecento.