MONTECAROTTO (Ancona) – Domani sera, venerdì 12 agosto, alle ore 21, al Teatro comunale di Montecarotto sarà presentato il libro “Wojtyla segreto” di Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti. Una serata che si annuncia molto interessante e che sarà condotta da Gianni Rossetti, presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche. Galeazzi e Pinotti hanno realizzato la prima controinchiesta su Giovanni Paolo II. I due autori elencano gravi dubbi sull’ansia con cui molti ambienti lavorano alla beatificazione del Papa comunicatore.
Provano a non guardare solo allo straordinario carisma di trascinatore di folle che ha suscitato tanta ammirazione. Galeazzi e Pinotti non hanno inseguiti “voci”, ma hanno realizzato una minuziosa inchiesta giornalistica citando vicende e fatti tutti ampiamente documentati: gli anni di Cracovia, i primi sponsor politici all’interno della Chiesa, la pioggia di soldi al Sindacato polacco Solidarnosc, le amicizie scomode (il vescovo americano Marcinkus, il vescovo cecoslovacco Hnilica, il Consigliere per sicurezza degli Stati Uniti Brzezinski). Wojtyla segreto (che ha avuto ottimo successo di vendite e ottime critiche) fotografa anche una serie di personaggi da romanzo criminale: Sindona, Gelli, Pippo Calò, Flavio Carboni e Francesco Pazienza.
Questa controinchiesta raccoglie molte voci critiche anche interne al Vaticano, ostili alla beatificazione, ma di fatto mai davvero ascoltate. L’autore, Giacomo Galeazzi, è jesino ed è il vaticanista de “La Stampa”. Si è formato professionalmente proprio sotto la guida del presidente dell’Ordine, Gianni Rossetti, che lo ha avuto prima collaboratore al Resto del Carlino, poi come allievo alla Scuola di giornalismo di Urbino.
Ma la serata vivrà anche di un altro momento molto significativo: Rossetti e Galeazzi intervisteranno Antonio Mancini, uno dei componenti della banda della Magliana e autore con Federica Sciarelli (giornalista e conduttrice di “Chi l’ha visto”) del libro “Con il sangue agli occhi”.
Mancini, soprannominato “Nino l’accattone”, dopo molti anni di reclusione, ha deciso di collaborare con la Giustizia e oggi lavora nelle Marche come accompagnatore di disabili sugli scuolabus. L’intervista all’ex boss della “banda della Magliana”, verterà soprattutto sulle recenti e importanti dichiarazioni che lo stesso Mancini ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” sul sequestro di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, avvenuto nel 1983. Sequestro su cui, nonostante 28 lunghi anni di indagini, non si è mai riusciti a fare luce e chiarezza. Le ultime rivelazioni di Mancini sul coinvolgimento della banda della Magliana nel rapimento della Orlandi, come arma di ricatto nei confronti del Vaticano, hanno destato e destano molto clamore.