Caro Franco, ho letto attentamente il comunicato con il quale sottolinei come sia stato compiuto un primo passo verso l’ammodernamento dell’Ordine dei giornalisti. Purtroppo, non sono sulla tua posizione.
Ritengo, infatti, il testo licenziato dalla Commissione Cultura della Camera dei deputati fortemente lesivo degli interessi dei giornalisti pubblicisti, che rappresentano circa l’80% degli iscritti all’Albo, quindi concorrono, in quella percentuale, a pagare le quote e mantenere in vita le strutture ordinistiche.
Indicami, alla luce delle decisioni assunte oggi, un solo motivo per il quale un giornalista pubblicista dovrebbe rimanere iscritto all’Ordine. Meglio una separazione consensuale che una causa di divorzio.