Ha fatto rivivere la Gazzetta di Reggio. Sino a un anno fa ha diretto il Giornale di Reggio

E’ morto il giornalista Umberto Bonafini

Umberto Bonafini

REGGIO EMILIA – E’ morto il giornalista Umberto Bonafini, 78 anni, artefice della rinascita della “Gazzetta di Reggio”, la storica testata fallita nel 1977 e tornata a nuova vita nel 1981.
Bonafini, su mandato di Mario Formenton, Piero Ottone e Rino Bulbarelli, l’aveva presa in mano alla fine del 1980 dirigendola brillantemente sino all’11 settembre 1998. Successivamente, ha continuato a lavorarci, come collaboratore, sino al 2002.
Dopo una parentesi ad “Ultime Notizie”, dal 7 giugno 2008 al giugno 2010 ha diretto il Giornale di Reggio, del quale era tuttora editorialista di punta.
Dopo aver combattuto per un anno contro un tumore, Umberto Bonafini, che gli amici scherzosamente chiamavano il “Bonafo”, si è spento oggi, a Reggio Emilia, all’arcispedale di Santa Maria Nuova.
I funerali avranno luogo mercoledì 13 luglio, alle ore 14 nella basilica di San Prospero. Dopo la cerimonia  la salma sarà trasferita a Mantova per la tumulazione.
Nato a Guastalla il 10 ottobre 1933, giornalista professionista dal 19 febbraio 1974, ha iniziato la carriera come collaboratore della Gazzetta di Mantova.
Nei suoi confronti, nel 1994, Vittorio Sgarbi aveva addirittura chiesto l’arresto dopo una colorita querelle.
Il critico d’arte lo aveva, infatti, querelato chiedendo un miliardo di risarcimento alla Gazzetta di Reggio ed il suo arresto “nel rispetto della legge e della nuova normativa” per la definizione “giullare di turno”.

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